Reti inviolate al "Franchi": brutta Juve, ma i viola sbagliano troppo
La terza giornata di serie A si apre con un pareggio: al "Franchi" è 0-0 fra Fiorentina e Juventus.
Per i viola primo punto stagionale: i bianconeri restano provvisoriamente soli in testa a quota 7.
La Juventus porta a casa dal «Franchi» di Firenze un pareggio che sa di oro dopo una delle peggiori partite dei bianconeri degli ultimi anni.
La formazione finalmente guidata in panchina da Maurizio Sarri deve erigere per quasi 90’ un muro davanti a Szczesny, producendo pochissimo in zona offensiva e ringraziando i tanti, troppi errori degli uomini d’attacco della Fiorentina, uscita fra gli applausi e che avrebbe meritato qualcosa di più.
Sono tanti i rimpianti in casa viola, soprattutto per un primo tempo dominato con un centrocampo dove Castrovilli è sontuoso nelle due fasi e Pulgar si dimostra arcigno e muscolarmente reattivo quanto basta. Poi su tutti, in attacco, la classe di Franck Ribery, che disegna calcio come pochi, in una anomala posizione quasi di seconda punta, in appoggio a Chiesa.
La Juventus è annichilita anche tatticamente: giusta anche la mossa di Montella di infoltire il centrocampo con cinque uomini. Gravi gli errori commessi sottoporta da Dalbert di testa su assist di Ribery (41’) e Badelj, che fallisce un rigore in movimento su cross di Castrovilli (43’). Nel frattempo i bianconeri perdono per infortunio prima dell’intervallo sia Douglas Costa che Pjanic, sostituiti da Bernardeschi e Betancur.
Nella ripresa si erge a protagonista Szczesny, autore di almeno due interventi decisivi, il primo su un tiro-cross di Dalbert al 53’ e il secondo su un sinistro di Chiesa al 65’, con i viola che sprecano anche in quantità industriale su palla inattiva (dieci angoli battuti, tutti infruttuosi). La Juventus contiene e costruisce poco in attacco, ma Khedira al 73’ colpisce male solo davanti a Dragowski. Nel finale i gigliati molto stanchi non ne hanno più e gli ospiti possono respirare.