Mondiali di ciclismo bronzo dell'azzurro Ganna nella crono individuale
Un oro mondiale per il presente, un argento e un bronzo per il futuro. Sono nell’ordine le medaglie dell’australiano Rohan Dennis, che si è così riconfermato campione del mondo nella cronometro individuale, del talentuoso belga Remco Evenepoel, e dell’azzurro Filippo Ganna, omonimo di Luigi, il primo vincitore del Giro d’Italia, addirittura 110 anni fa.
Il «canguro volante», nato ad Alelaide 29 anni fa, ha ricoperto i 54 chilometri - e 700 metri di dislivello - della prova iridata ad Harrogate, nello Yorkshire, in 1h05’05, facendo registrare una media da capogiro: 49,782 kh/h.
«Oggi sono stato ripagato dopo tanti sacrifici. In questo periodo, dopo il ritiro dal Tour de France, mi sono allenato soprattutto da solo, dalle parti di casa mia. È stato un anno impegnativo per me. La vittoria di oggi ha un sapore speciale per me. Ho dimostrato di avere tanta motivazione e forza nella testa. Sono molto affamato. Ho ancora molto da dare a questo sport», le parole del doppio campione del mondo, che ha gareggiare su una bici senza brand, per la nota polemica con il proprio team - la Bahrain-Merida, la stessa squadra di Vincenzo Nibali - culminata nell’ammutinamento all’ultimo Tour de France.
Il 18 luglio scorso, Dennis, in polemica con la propria squadra, abbandonò infatti la corsa francese nella tappa pirenaica a Bagnères de Bigorre. Oggi ha scritto un’altra storia, più avvincente e appassionante: ha messo in fila il meglio del ciclismo, a cominciare dal belga Remco Evenepoel, per molti il nuovo Merckx. Un anno fa, a Innsbruck, il classe 2000 conquistò due ori nella categoria Juniores, dopo avere archiviato un passato di capitano della Nazionale belga Under 16. Il futuro di sicuro è suo, e non solo nelle prove contro il tempo.
Lo stesso vale per Ganna che arriva dalla pista e ha già conquistato tre ori nell’inseguimento (come lui solo Guido Messina e Leandro Faggin). «Il lavoro paga sempre - le parole dell’azzurro - e io non ho mai smesso di lavorare». Il suo prossimo obiettivo sono le Olimpiadi a Tokyo, alle quali parteciperà con il quartetto dell’inseguimento a squadre. Il ragazzo di Verbania si è preso la terza medaglia azzurra della storia in una crono mondiale, dopo gli argenti ottenuti da Andrea Chiurato nell’agosto 1994, a Catania, e Adriano Malori nel 2015 a Richmond. Oggi è arrivato il bronzo di Ganna, che rappresenta un salto nel futuro, affascinante e come non mai suggestivo.