Nuovo stadio di San Siro per Inter e Milan unica ipotesi è di farlo proprio dov'è oggi
«La proposta depositata dai club riguarda il quartiere di San Siro. Questa è la sola opzione oggi esistente: la sola alternativa per i club è un nuovo San Siro a San Siro». È quanto emerso nel nuovo incontro, tenutosi ieri pomeriggio a Palazzo Marino, tra i rappresentanti di Inter e Milan e i consiglieri comunali milanesi chiamati a valutare l’interesse pubblico del progetto sull’area del Meazza, che «varrebbe circa 1,2 miliardi, di cui 650 milioni per lo stadio e il resto per il Real Estate».
Tra le domande poste dai consiglieri nell’ultimo incontro, infatti, quella del consigliere del Partito Democratico, Alessandro Giungi, riguardava la possibilità che le squadre abbandonassero l’idea di rimanere sull’area di San Siro per spostarsi nell’area ex Falck di Sesto San Giovanni. Da Forza Italia era invece arrivata la richiesta di chiarimenti sulle connessioni tra il progetto dello stadio e l’area dell’ex Trotto.
Mark Van Huuksloot, responsabile del progetto per l’Inter, e Domenico Barile, consulente Elliot e responsabile per il progetto stadio per il Milan, hanno fatto sapere di essere «pronti, una volta ottenuto per il progetto stadio il pubblico interesse, ad avviare un dialogo costruttivo con le proprietà delle aree limitrofe», al momento il fondo di investimento americano, Hines.
Il problema si pone nel momento in cui la Legge sugli Stadi, cui le società fanno riferimento anche per la richiesta di maggiori volumetrie, «non è estendibile ad altre aree e facente parte nelle previsioni del Pgt della Grande Funzione Urbana».
Altro elemento è quello legato al costo dei biglietti, che per i consiglieri devono rimanere accessibili a tutti. I rappresentanti delle squadre hanno spiegato di «non avere intenzione di portare i biglietti, oggi accessibili a tutti, a livelli non sostenibili», pur mantenendo ferma la necessità di aumentare i posti “corporate”è, che nell’attuale Meazza «rappresentano il 4%, mentre le società vogliono portarli al 12%».
Inoltre, nell’ottica di una riqualificazione più ampia del quartiere di san Siro, i club si sono detti disponibili «a considerare di allocare delle risorse per promuovere congiuntamente un progetto di Corporate Social Responsibility per San Siro e per i quartieri limitrofi». Infine, la possibilità di ristrutturare il Meazza rimane da escludere per le squadre, che spiegano di averla sondata come prima opzione. Una riqualificazione dell’attuale impianto, infatti, durerebbe «circa sei anni, circa il doppio rispetto a quelli di realizzazione di un nuovo stadio», non permetterebbe «di raggiungere gli standard ottimali», comporterebbe «un cantiere con notevoli rischi per la sicurezza» e non garantirebbe «una capienza superiore ai 60mila posti».