Marquez l'insaziabile vuole vincere anche a Sepang (e probabilmente ce la farà)
Ha vinto, stravinto e dominato il Motomondiale 2019 ma Marc Marquez, fresco vincitore del Gp d’Australia, 11mo successo stagionale e quinto consecutivo, non è ancora sazio di vittorie. La tournèe asiatica del circus della MotoGP si conclude questo week end a Sepang, che ospita il Gp di Malesia, penultima tappa del motomondiale, con la Honda del «cannibale» spagnolo che arriva a questo appuntamento con la bacheca per l’ennesima volta piena: titolo piloti e titolo costruttori già conquistato nella gara di casa di Motegi.
Marquez, dopo l’11° sigillo della sua straordinaria stagione, non si accontenta e dopo l’aritmetica mondiale di Buriram, negli ultimi due Gran premi dell’anno andrà a caccia di altri record e di ennesimi primati. Con il successo in Australia, lo spagnolo ha adesso 375 punti in classifica e va all’attacco del record di punti assoluto nell’era MotoGP che appartiene al suo attuale compagno di squadra Jorge Lorenzo che nel 2010 riuscì a totalizzarne 383 punti.
«Abbiamo centrato una grande vittoria in Australia. Io e il team Repsol stiamo lavorando molto bene insieme sulla moto - le parole di Marquez affidate al sito della Honda Repsol - Arriviamo all’ultima gara della tripla, ma non è ancora il momento di fermarci e rilassarci. Sepang è un’altra pista in cui penso che la Yamaha sarà veloce, così come la Ducati. L’obiettivo però è ovviamente quello di lottare nuovamente per la vittoria. Vedremo come andrà il fine settimana, e ci adatteremo come serve».
Cerca invece il riscatto, dopo l’ennesimo flop Jorge Lorenzo, reduce dal poco gratificante ultimo posto di Phillip Island: «A Sepang ho sempre ottenuto buoni risultati in passato - spiega confidente - All’inizio di questa stagione non sono stato in grado di provare a Sepang a causa del mio infortunio durante l’allenamento. Il mio team però era lì per i test, quindi già abbiamo alcune idee su cosa fare con la moto».
Il maiorchino deve rifarsi dopo l’ultimo posto a Phillip Island: «Rispetto all’Australia, il circuito in Malesia dovrebbe adattarsi di più alle mie caratteristiche di guida, e penso che potremo tornare ai progressi mostrati a Motegi».