Dorothea: "Se vinco il Mondiale rinuncio al cioccolato". Le gare ad Anteselva in febbraio

«Se vinco il Mondiale ad Anterselva rinuncio al cioccolato per un mese. Ma non di più, è troppo buono». È il fioretto scelto da Dorothea Wierer, in vista dalla rassegna iridata in programma dal 13 al 23 febbraio ad Anterselva.

«Correre in casa - spiega l’altoatesina Wierer, durante un evento organizzato da RedBull a Milano - mette tanta pressione ma è sempre speciale, un’emozione unica, ti conoscono tutti e tutti fanno il tifo per te. La concorrenza è agguerrita ma sto bene».

Wierer, detentrice della Coppa del Mondo e oro iridato a Ostersund nella partenza in linea, è già salita sul gradino più alto del podio nel tempio del biathlon un anno fa, in quella che viene definita senza dubbio «la vittoria più bella»: «Ho bisogno di adrenalina per fare sempre meglio, quest’anno ho raggiunto le 1000 ore di allenamento, 700 per il fondo e 300 per il poligono, e sparato oltre 20mila colpi. Il biathlon è uno sport complesso che unisce due discipline opposte: sugli sci devo ascoltare il mio corpo per sapere quando scattare e quando recuperare, al tiro invece devo pensare il meno possibile perché è un automatismo».

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