Anche il basket cede: campionato di A finito
Dopo il rugby e la pallavolo, anche la serie A del basket si arrende al coronavirus e dichiara chiusa la stagione 2019-2020. Lo stop è stato decretato dal presidente della Federazione italiana pallacanestro (Fip), Gianni Petrucci, «sentito il consiglio federale», a causa «della perdurante emergenza epidemiologica da COVID-19 su tutto il territorio nazionale». Una nota della federazione ribadisce la determinazione «a tutelare la salute di atleti, tecnici, arbitri, dirigenti, di tutti coloro che partecipano all’organizzazione delle gare dei campionati e delle loro famiglie».
Il primo sport di squadra a fermarsi ufficialmente era stato quello con la palla ovale, lo scorso 6 marzo, quando la Fir aveva deliberato la sospensione di tutta l’attività agonistica e non agonistica in tutta Italia, dopo aver consultato il proprio staff medico.
La pallavolo, dopo un primo stop deciso il 24 febbraio ed una ripartenza tentata ai primi di marzo (a porte chiuse in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), ieri si è di fatto avviata verso lo stop della stagione. Il cda di Lega pallavolo ha acquisito i pareri delle consulte di SuperLega, Serie A2 e Serie A3 e ne ha recepito la volontà di arrivare alla sospensione definitiva dei campionati. Ora si attende la decisione della Fipav, che ha la responsabilità dell’ordinamento dei campionati.
Tornando al basket, la Fip sottolinea che «considerato che dai decreti di Conte e dalle Ordinanze emesse, fino a questo momento, dal Governo e dalle Regioni non emergono date certe circa la possibilità di ripresa dell’attività sportiva in condizioni di totale sicurezza, non si può pensare che si svolgano gare di basket sul territorio nazionale, ed in particolare nelle zone geografiche più colpite dall’epidemia». Risulta inoltre impossibile, in uno sport di contatto come la pallacanestro, adottare le misure di distanziamento sociale richieste dalle autorità e dalla scienza. Infine si sottolinea che «molte società hanno autorizzato la partenza verso il loro Paese di origine di molti atleti di cittadinanza straniera. È dovere, quindi, della Fip assumere ogni iniziativa che possa tutelare le proprie affiliate ed i propri tesserati. Dichiarare conclusa l’attuale stagione sportiva permette ai club ed ai tesserati di adottare tutti quei comportamenti necessari ad evitare ulteriori costi da sostenere in assenza di attività».