Mancini: «Rinvio degli Europei? Per noi è un vantaggio»
"Dispiace non giocare gli Europei, ma allo stesso tempo credo che per noi possa essere un piccolo vantaggio. Siamo una squadra giovane e avere un altro anno di esperienza per alcuni ragazzi può tornare utile. Penso che saremo tra le nazionali in grado di vincere". Il ct azzurro Roberto Mancini non nasconde l'ambizione di fare molto bene agli Europei e, con la rassegna rimandata al 2021, è ancora più convinto che l'Italia possa lottare per il titolo.
Intervenuto su Rai1, nella trasmissione "Da noi... a Ruota Libera", Mancini si è soffermato, e non poteva essere altrimenti, sull'emergenza coronavirus: "Ciò che è accaduto ci ha insegnato tante cose - dice -: che si può essere i più potenti, i più ricchi, i più belli, però poi arriva un nemico invisibile e ti abbatte come niente. Mi auguro che le persone diventino migliori, più buone. Non credo sia una cosa semplice, ma questa è la mia speranza e auspico che si possa anche tornare a vedere il calcio solo per divertirsi". Ma il prolungarsi dello stop dell'attività agonistica potrebbe avere ripercussioni sulla Nazionale? "Molto dipenderà da quando inizierà il campionato - risponde Mancini -, perché poi si accumuleranno una serie di partite tra competizioni internazionali e nazionali. Potrebbe diventare un problema, bisognerà sapersi adeguare".
Cosa pensa il ct dello 'scudetto del cuore' assegnato agli operatori sanitari? "La federazione sta portando avanti tante iniziative in queste settimane - commenta Mancini -. Verranno premiati i medici, gli infermieri per tutto quello che stanno facendo. Ci dovremo ricordare di loro anche dopo, adesso è fin troppo semplice. In questo momento ritengo siano veramente la parte migliore del Paese". "Tra le varie iniziative mi piace ricordare anche le donazioni per lo Spallanzani di Roma - conclude - e l'aver messo a disposizione Coverciano per la quarantena di coloro che sono positivi al virus".