Sibilia gela i dilettanti: chance di ripartire pari a zero
Ripartire con la stagione del calcio dilettantistico, interrotta a inizio marzo dall’emergenza Coronavirus? Le probabilità sono prossime allo zero.
Questo si sa già da settimane, è vero, ma ieri lo ha confermato in diretta televisiva pure Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti: collegato in videoconferenza con la nota trasmissione A Tutto Campo di Trentino Tv, il dirigente irpino ha ammesso come i dilettanti possano ormai riporre scarpe e parastinchi nell’armadio, con la speranza di riprenderli in mano a fine estate. «Il protocollo sanitario che è stato pubblicato per la Serie A – ha spiegato Sibilia – è molto restrittivo e condiziona il destino di tutto il pallone italiano. Prima si potevano fare ipotesi concrete sulla ripresa dell’attività dilettantistica, con questi dettami invece saranno in difficoltà diverse realtà di Serie C e forse anche di B, immaginatevi delle serie minori. Noi non possiamo che augurarci di ripartire al più presto, ma ovviamente lo faremo solo se ci saranno garanzie dal punto di vista sanitario, perché non abbiamo alcuna intenzione di esporre a rischi calciatori, tecnici o dirigenti». E a chi prospetta difficoltà anche in vista di un possibile ritorno in campo a settembre, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti ha sottolineato come «i tempi saranno dettati dal Covid–19, noi da parte nostra dobbiamo lavorare per farci trovare pronti ad ogni eventualità».
In questo senso decisivo sarà il Consiglio Federale previsto venerdì. «I nostri rappresentanti porteranno le istanze della Lnd, che comprende anche calcio a cinque, calcio femminile e beach soccer. Sono convinto che sia stato giusto non scegliere per l’interruzione anticipata come già fatto da altre discipline: in quel caso non avremmo avuto nulla da dire sul tavolo della Figc». Tutti si chiedono però come verranno assemblati gli organici dei campionati, ovvero se ci saranno promozioni o retrocessioni... «Noi non danneggeremo nessuno», la rassicurazione di Sibilia. Alla luce di quest’ultima affermazione del presidente della Lega Nazionale Dilettanti, verrebbe spontaneo ipotizzare delle promozioni per chi ora occupa le prime posizioni dei campionati e un contemporaneo blocco delle retrocessioni.
Un’operazione non certo semplice, visto che il sistema calcio, una piramide con in cima la Serie A e alla base la Terza Categoria (in Trentino la Seconda) passando per nove livelli, si basa su promozioni che possono essere possibili solamente grazie ai posti liberati dalle formazioni che invece scendono di categoria. Basteranno le purtroppo annunciate sparizioni di diverse realtà (soprattutto in C e D per via della crisi economica) per aprire le porte a chi auspica di coronare una buona parte di stagione in vetta con la tanto inseguita promozione? Ed è giusto consegnare l’ambito pass a chi provvisoriamente guardava tutti dall’alto in basso, ma quando la stagione era tutto fuorché conclusa? «Ai Comitati regionali e provinciali serviranno delle norme quadro per tutelarci da eventuali ricorsi», il monito di Ettore Pellizzari, numero uno del calcio trentino, pure lui in collegamento con «A Tutto Campo». Da venerdì se ne saprà di più, almeno si spera. (A.Z.)