L'Inter ferma l'Atalanta e si assicura il secondo posto
L’Inter ferma la lunga corsa dell’Atalanta e si assicura il secondo posto. I bergamaschi devono accontentarsi del terzo (grazie agli scontri diretti con la Lazio, a pari punti), che non è il miglior risultato nella storia del club ma merita i fuochi d’artificio al 90’ e la festa in mezzo al campo.
La cavalcata strepitosa con cui la squadra di Gasperini ha scompigliato la Serie A, ha regalato gioia a Bergamo, prima e dopo i drammatici mesi vissuti dalla città nel lockdown per il coronavirus. Nell’epilogo di campionato, però, la migliore difesa tiene a secco il migliore attacco, i due gol che all’Atalanta mancavano per arrivare a quota 100 li trovano D’Ambrosio e Young. Con questo 2-0 Conte eguaglia gli 82 punti di Mourinho nell’anno del triplete, e dopo gli scivoloni della Juventus a scudetto ormai conquistato, chiude a -1 dai campioni d’Italia, rimpiangendo i punti lasciati per strada contro medio-piccole e ora deve superare mercoledì il Getafe per provare ad arrivare in fondo all’Europa League.
L’Atalanta sogna a sua volta di superare fra una decina di giorni il Psg in Champions, sperando di dedicare l’impresa a Ilicic, la colonna mancante da quasi un mese, tornato da qualche giorno in Slovenia per motivi personali, non meglio precisati ma seri. La speranza di Gasperini di recuperarlo per Lisbona è praticamente sfumata, l’Atalanta lo aspetta per la prossima stagione. «Lui sa che la squadra gli vuole bene, la società anche, la città lo ama. Lui è un bergamasco, lo vogliamo con noi prima o poi», ha detto il dg Marino, sottolineando che la famiglia Percassi è impegnata per giocare la prossima Champions a Bergamo e ha accelerato i lavori per adeguare la tribuna sud.
Ruspe e camion sono parcheggiati dietro la porta tenuta inviolata da Handanovic in un primo tempo sbloccato dopo 50 secondi: su cross di Young da D’Ambrosio (complice un’uscita maldestra di Gollini che si infortuna) realizza di testa il gol più rapido di questo campionato, il quarto della stagione per il terzino che non aveva mai segnato così tanto in una stagione. La sua rinascita è uno dei meriti di Conte, che a Bergamo sceglie di provare a punire il pressing alto dell’Atalanta rinunciando al trequartista (Eriksen e Borja Valero in panchina) con un mediano in più. È confermato titolare Brozovic, che a giorni riceverà la seconda multa in due settimane, per la sceneggiata in un pronto soccorso di Milano, placata giovedì notte dai carabinieri. Magari presto sarà anche ceduto, ma ancora una volta il croato è prezioso nell’avviare le ripartente nerazzurre. Una di queste al 20’ genera il 2-0 di Young, che si beve Castagne e batte Sportiello da fuori area.
Lukaku e Lautaro (uscito con un pò di dolore a un ginocchio) si notano anche senza gol, in una partita ricca di scintille.
Non solo in campo ma anche sull’asse panchina-tribuna, quando Conte risponde con un chiaro «non rompete il c...;» ai dirigenti atalantini che invocano un’ammonizione. L’Atalanta non perdeva dal 20 gennaio, e dopo sette vittorie consecutive in casa cade pagando soprattutto distrazioni in difesa. Non è brillante come qualche settimane fa ma nemmeno sembra in riserva di energie. De Roon macina chilometri, Gomez è sempre pronto a inventare e Pasalic a inserirsi. Zapata deve fare a sportellate con Bastoni, e alla fine Handanovic corre qualche pericolo in più quando entra Muriel nella ripresa. C’è poco tempo per rifiatare, Inter e Atalanta devono subito pensare alle coppe.