Il Genoa di Pinamonti vince e si salva
Il Genoa travolge il Verona anche grazie a una doppietta di Sanabria e così si salva a discapito del Lecce, che torna subito in serie B. È l’ultimo verdetto della serie A, che si è chiusa ieri sera. Una gioia per l’attaccante trentino Andrea Pinamonti (ieri sera partito dalla panchina ed entrato all’82’ al posto di Pandev) che può festeggiare la salvezza e forse pensare a continuare l’esperienza con i Grifoni.
Intanto è bufera in casa Inter. Non è bastato nemmeno il secondo posto a far rimanere il sereno in casa nerazzurra: lo sfogo di Antonio Conte, tanto duro quanto inatteso, ha gettato di nuovo ombre sul suo futuro a Milano.
Perché per l’ennesima volta in stagione il tecnico ha messo nel mirino la società, senza andare per il sottile, anzi usando toni diretti e particolarmente duri, una rabbia che è sembrato covasse già da tempo e che ieri è esplosa in diretta televisiva.
Una società che non ha difeso lui e la squadra, qualcuno che è «salito sul carro» soltanto dopo il secondo posto, un presidente che «sta in Cina», un ruolo da parafulmine per cui non vuole più essere sfruttato, le ormai famose talpe di Appiano che spifferano tutto all’esterno come già raccontato da Spalletti nelle scorse annate. Conte ha messo nel calderone tutto quello che non gli è andato bene in questa prima stagione di Inter, mettendo nel mirino soprattutto la dirigenza seppur senza fare nomi. Uno sfogo che ha sorpreso molti, forse più per le tempistiche visto che, in fondo, mercoledì contro il Getafe i nerazzurri lanciano il proprio assalto all’Europa League. E forse anche l’obiettivo di alzare un trofeo si nasconde dietro le parole di Conte, determinato a cementare ancora di più il gruppo in questa situazione di «noi contro tutti».
Lo strappo con la società, però, resta tanto evidente quanto clamoroso. E non è detto nemmeno che sia uno strappo ricucibile. Tutto ruota intorno alle valutazioni che Conte e la dirigenza faranno a fine stagione: da lì, si capirà quanta è la voglia di proseguire insieme. L’Inter, tuttavia, non sembra prendere in considerazione l’esonero, per ragioni economiche (ha un contratto fino al 2021 da circa 12 milioni l’anno) ma anche tecniche, visto il poco tempo per preparare la prossima stagione. Resta sempre in ballo l’ipotesi che sia Conte a lasciare e in questo caso il sostituto potrebbe essere Allegri (altro spiffero che potrebbe non aver fatto felice il tecnico leccese), anche se prima ovviamente ci sarà un tentativo di ricucire i rapporti.
Strada non facile e le prossime stagioni potrebbero rivelarsi calde sotto questo punto di vista.
Intanto però c’è da preparare la sfida di Europa League contro il Getafe. In cui ci sarà Sanchez, anche se l’Inter punta al riscatto dal Manchester United per averlo pure per le eventuali gare successive: il club inglese, secondo i media oltremanica, chiederebbe 17 milioni di euro. La certezza in attacco resta Romelu Lukaku, che in un post su Instagram ha tirato le somme del primo anno in Italia: «La Serie A è finita, ma stiamo ancora costruendo e siamo sulla strada giusta. Grazie ai tifosi per aver sostenuto la squadra durante tutta la stagione. A tutti i miei compagni, ragazzi siete stati straordinari, darei tutto me stesso per voi ogni singolo giorno. Sempre forza Inter», le parole dell’attaccante belga.