L'Italia in ritiro prepara le sfide di Nations League ma deve fare i conti col covid
Tre impegni in dieci giorni, gli ultimi del 2020, e un raduno senza il ct Roberto Mancini, in quarantena perché positivo, mai così movimentato e frastagliato per l’emergenza Covid e le decisioni delle varie Asl: la Nazionale è in ritiro da ieri sera a Coverciano per preparare l’amichevole di mercoledì al Franchi con l’Estonia e le sfide di Nations League con la capolista Polonia (domenica a Reggio Emilia) e a Sarajevo il 18 novembre con la Bosnia, decisive per il primato del Gruppo 1 e l’accesso alla fase finale del torneo.
Al momento agli ordini di Alberigo Evani, uno dei quattro assistenti-allenatori di Mancini, ci sono 19 giocatori mentre il ventesimo, Domenico Criscito, ha lasciato in giornata Coverciano per problemi fisici. Il primo allenamento, seguito dal ct via Skype dalla sua abitazione a Roma, si è tenuto oggi pomeriggio, solito 4-3-3 e Belotti alternato a Lasagna al centro del tridente, mentre Bernardeschi e Orsolini si sono avvicendati a destra e El Shaarawy e Grifo a sinistra, quanto a Tonali ha giostrato da regista davanti alla difesa.
A conferma di come questo raduno azzurro assomigli ad un Grand Hotel nel periodo di punta per domani, vigilia dell’amichevole con l’Estonia, sono attesi in serata altri 11 giocatori: Bonucci, Chiesa, Donnarumma, Florenzi, Insigne, Jorginho, Kean, Meret, Berardi, Locatelli e Ferrari quest’ultimo chiamato in extremis oggi per l’infortunio di Ogbonna (pure le condizioni di Romagnoli saranno valutate). Con il difensore del Sassuolo sono stati convocati anche l’interista Bastoni (che ha lasciato il ritiro dell’Under 21 a Tirrenia) e il veronese Zaccagni alla prima chiamata in assoluto. I tre calciatori del Sassuolo hanno terminato il periodo di isolamento fiduciario, del gruppo non fa parte però l’attaccante Caputo costretto al forfait per fastidi ai flessori.
Altri dieci azzurri convocati restano per adesso in isolamento fiduciario secondo quanto diffuso dai canali federali: Acerbi (anche se l’Asl di Roma, cui fa riferimento la Lazio, non ha finora imposto alcun limite ai nazionali), Biraghi, Castrovilli, Cristante, Immobile, Mancini, Lorenzo Pellegrini, Spinazzola (uscito però per infortunio in Genoa-Roma), Barella e D’Ambrosio. Rimane in quarantena (lo è dal 5 novembre) anche lo stesso ct che sarà sostituito mercoledì in panchina da Evani: Mancini potrebbe però aggregarsi da domenica prossima per la sfida con la Polonia.