La gioia di De Aliprandini per l'argento mondiale: "Da piccolo guardavo Alberto Tomba, è lui che mi ha ispirato"
CORTINA - "Da piccolo vedevo Alberto Tomba in tv e dicevo di voler diventare come lui. Ho cominciato allora un lungo cammino e a 30 anni salgo per la prima volta sul podio, ma farlo a Cortina, conquistando un argento in un Mondiale, è un emozione indescrivibile, il modo migliore per togliersi un peso di dosso".
Le parole di Luca De Alpirandini, l'azzurro di Cles diventato a Cortina vicecampione del mondo di slalom gigante e che, spezzato il tabù, può guardare anche alle Olimpiadi del prossimo anno con nuova consapevolezza, perchè "vincere la medaglia è fantastico, dà nuovi stimoli"
"Quando ho visto che ero secondo ho avuto una sensazione incredibile, mi sono mancate le forze, un po' per la fatica e per l'emozione - continua l'atleta della Val di Non nella conferenza stampa da Cortina -. Dopo tanti anni in coppa del mondo senza podi mi ero quasi messo tranquillo, ma il lavoro fatto con la squadra alla fine ha avuto il suo esito e anche io pian piano sono riuscito a maturare. Non credo che cambierà qualcosa nei prossimi mesi, ma intanto mi ha fatto piacere che Alberto oggi mi abbia chiamato. Ha detto che scambierebbe uno dei suoi ori con un argento, perchè è una medaglia che gli manca...".
In questi anni al suo fianco c'è sempre stata una campionessa, la svizzera Michelle Gisin, che "mi ha sempre sostenuto, specie quando mi sono infortunato ad un ginocchio nel 2014 e in pochi mesi grazi ai suoi consigli sono tornato a sciare. E' comunque un aiuto reciproco, ogni giorno ci confrontiamo e siamo un po' lo psicologo l'una dell'altro".
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