Italia da record, 10 azzurri nella top 100
Sinner ko a Miami ma vola in classifica: "Conta migliorare"
ROMA. Jannik Sinner non riesce a mettere a segno il colpo finale a Miami, ma per il talento azzurro e per tutta l'Italtennis è un momento magico. E' una Pasquetta storica per tutto il movimento che festeggia la presenza di 10 azzurri nella top ten mondiale: una cifra record, un'Italia così in alto non si era mai vista. vincente come non accadeva da tantissimi anni. Con il secondo posto al Masters 1000 in Florida Sinner vola al 23/o posto: il successo poi nel challenger di Marbella riporta Gianluca Mager tra i primi 100 della classifica mondiale e per la prima volta l'Italia ner può contare dieci. Un dato che certifica una volta di più la straordinaria salute del movimento tricolore, impreziosita anche da un top 10, due top 20 in classifica mondiale e dai continui progressi dei Next Gen Sinner e Lorenzo Musetti, con i suoi 19 anni appena compiuti il più giovane giocatore nella Top 100.
Conferma sulla decima poltrona per Matteo Berrettini (al rientro nel circuito questa settimana, a Cagliari, in doppio con il fratello Jacopo) a novembre 2019 entrato prepotentemente in Top 10 a coronamento di una stagione in continua ascesa - quarto italiano nell'Era Open a riuscire in tale impresa e terzo per record in classifica dietro Panatta (numero 4) e Barazzutti (numero 7) e davanti a Fognini (numero 9), mentre perde una posizione Fabio Fognini, ora al 18° posto.
La finale a Miami - la prima in un Masters 1000 - consente a Sinner di guadagnare altri otto posti e balzare al numero 23, ritoccando ancora il proprio best ranking (sono 116 i punti che lo separano dalla Top 20): "Dalla sconfitta - commenta il tennista altoatesino - posso imparare molte cose, anche se è difficile per me parlare subito perché nella testa sono ancora dentro la partita. Comunque credo che da fondo comandavo io il gioco. Per me la cosa più importante è aver dimostrato che sono migliorato rispetto all'ultimo torneo. Il miglioramento conta più di tutto per me. Devo ancora parlare con il team della partita - spiega Sinner -. Mi piace sentire la loro opinione, poi decideremo su quale parte del mio gioco lavorare per migliorare. Anche se credo di dover migliorare tutto, dal punto di vista anche fisico e mentale".