Nadal sempre più nella leggenda, a Roma l’imperatore è ancora lui
Tutti in piedi, Roma ha il suo re ed è Rafael Nadal. Lo spagnolo vince per la decima volta gli Internazionali d'Italia contro Novak Djokovic, il rivale di sempre.
ROMA. Tutti in piedi, Roma ha il suo re ed è Rafael Nadal. Lo spagnolo vince per la decima volta gli Internazionali d'Italia contro Novak Djokovic, il rivale di sempre.
Lo dicono i numeri: sesta finale nella Capitale tra i due, 57 testa a testa nel circuito, 20 slam per il maiorchino e 18 per il serbo. E pensare che gli ultimi Master 1000 avevano premiato le nuove leve, ma non questa volta, non nella città eterna. "La next gen siamo noi" dice con il sorriso Djokovic subito dopo la sconfitta che certifica ancora una volta come Nadal sia il giocatore più forte di tutti i tempi sulla terra rossa.
Cinquecento match giocatori su questa superficie e 42 sole sconfitte: statistiche da capogiro e che potranno essere migliorate ancora a partire da Parigi per il secondo slam di stagione. "Nadal-Djokovic è la miglior finale che un torneo possa sperare di avere", aveva detto il presidente della Fit Binaghi per presentare la partita di chiusura degli Internazionali e le attese sono state rispettate. Tutt'altra musica rispetto al dominio totale della Swiatek sulla Pliskova nel femminile.
I 46 minuti utili alla polacca per essere incoronata regina di Roma non sono stati nemmeno sufficienti per chiudere il primo set tra Nadal e Djokovic che comunque se lo aggiudica lo spagnolo con il risultato di 7-5 e che sul tre pari si infuria ancora una volta dopo esser nuovamente inciampato per via di una linea ballerina. Verrebbe quasi da dire Rafa contro tutto e tutti, perché nonostante scivoli per terra e lanci la racchetta, il punto è comunque del maiorchino.
Guai, però, a dare per morto il n.1 del mondo che sale in cattedra nel secondo set con 6-1 che lascia poco spazio alle interpretazioni. Nadal, però, sembra averne di più e nel sesto game del terzo set piazza l'accelerazione definitiva conquistandosi tre palle break. La prima è quella buona, con Djokovic che perde il servizio senza mai più riuscire a riappropriarsene e allo scoccare del 49° minuto della seconda ora di gioco è Rafa Nadal ad alzare le braccia al cielo per il suo decimo trionfo agli Internazionali.