Delirio Trento: batte per 2-1 il Campodarsego e dopo 18 anni torna in serie C
Per mister Parlato si è trattato del quinto campionato di serie D vinto, dopo Rovigo, Pordenone, Padova e Rieti. Era stato chiamato per vincere, ha stravinto: città in festa
IL VIDEO/1 La festa negli spogliatoi (Pedrotti)
LE FOTO La straordinaria festa del Trento (Foto Pedrotti)
IL VIDEO/2 Le fasi finali del match e la festa (Pedrotti)
TRENTO. RieCcola. Il Trento di Carmine Parlato corona la sua cavalcata trionfale battendo 2-1 anche il Campodarsego, ventunesima vittoria di una stagione sontuosa e riabbraccia la Lega Pro diciotto anni dopo lo sciagurato spareggio interno con il Meda che sancì la discesa tra i dilettanti dei gialloblù, alla fine della stagione 2003.
Per non rinviare ancora l’appuntamento con la storia serviranno i tre punti questo pomeriggio con il Campodarsego, i gialloblù se li sono presi con la voglia e la determinazione agonistica invocate alla vigilia dal suo allenatore, davanti a un migliaio di tifosi festanti. Decidono, non a caso, due dei giocatori simbolo di questa stagione, il bomber Aliù che apre le danze al minuto venticinque del primo tempo con una spettacolare rovesciata, Belcastro, il regista dai piedi sopraffini che si inventa il raddoppio con una splendida azione personale.
La rete nel finale di primo tempo dell’ex Sottovia lascia aperta la gara, ma il Trento controlla bene il risultato nella ripresa, senza correre troppi rischi. Con la personalità, gli attributi e la consapevolezza richiesti dal suo allenatore, la capacità di di leggere i momenti della partita, di infilarsi nelle pieghe giuste, attento a non perdere mai l'equilibrio, in grado di gestire le energie e di stringere i denti se necessario.
E’ questo il Trento edificato dal tecnico di origine campana, che ha celebrato il suo quinto campionato vinto, dopo Rovigo, Pordenone, Padova e Rieti.L’ultima impresa però ha un sapore speciale, più intenso, appagante, riesce quasi a oscurare le altre. I numeri non mentono mai, 75 punti collezionati, titolo arrivato con tre giornate d’anticipo sulla conclusione, distacchi abissali alle inseguitrici. Parlato era stato chiamato per vincere, ha stravinto.