Il Chelsea vince la Champions League, ed è l’inizio di un nuovo calcio stellare
La finale termina 1-0 contro il Manchester City di Guardiola in una serata con il pubblico che ha mostrato un gioco veloce, efficace, anche duro ma senza lamentele con gli arbitri
PORTO. La finale di Champions League di ieri sera diventerà uno spartiacque nel calcio attuale e futuro. Primo, perché a contendersi il trofeo continentale c’erano due squadre inglesi (il Chelsea di Tuchel e il Manchester City di Pep Guardiola). Secondo, perchè la partita ha fatto vedere un calcio spaziale, veloce, innovativo e senza piagnistei nè simulazioni plateali, da parte di ambedue le compagini (supportate da un ottimo arbitraggio, autorevole e giustamente “fluido”, roba che in Italia ce la sognamo).
Alla fine dei 90 minuti il Chelsea batte 1-0 il Manchester City e si laurea campione d'Europa nella notte di Porto in uno stadio con i tifosi in presenza. La Champions League vinta dai Blues è la seconda per la squadra inglese.La prima fu nel 2012. Decisivo al 42' il gol di Havertz sfruttando una disattenzione difensiva dei Citizens, con un contropiede verticale che in tre passaggi arriva in porta.
Il Manchester ha peccato forse di superiorità, è entrato in campo da favorito, ed ha pagato una certa foga. Il Chelsea è stato invece in grado di mantenere i nervi saldi e fare la sua partita, senza sbagliare nulla.
Fra i protagonisti in campo anche molti ex della serie A. Come Jorginho, nazionale azzurro (ex Roma): «Questa vittoria è incredibile. Quando dico che non ci sono parole è davvero così. Non ci credo ancora, al fischio dell'arbitro mi sono chiesto... “ma come siamo arrivati qui?”. Mi vengono i brividi quando ci penso» ha detto a Sky Sport. Ed ora pensa ai prossimi impegni in Nazionale: «All'Europeo porterò la mia energia positiva, abbiamo tante emozioni da vivere ancora in questa stagione - aggiunge l'azzurro -. Per me questa sera è un'emozione indescrivibile. Questo è stato un passo avanti nella mia carriera, ma di certo non finisce qui».
In difesa, nel Chelsea superlativa prestazione di Azpilicueta: «Abbiamo scritto la storia, sono molto contento. Lo avevo detto prima della partita: abbiamo un gruppo incredibile, tutti stanno lavorando, è incredibile. Ce lo meritiamo, festeggeremo» ha detto il difensore e capitano del Chelsea, dopo avere alzato al cielo la Champions League.
«Non so cosa dire, proprio non lo so. Ho aspettato tanto questo momento. Voglio ringraziare la mia famiglia, i miei genitori, mia nonna e la mia ragazza. Ho aspettato 15 anni per vivere questo momento ed eccoci qua» ha aggiunto Kai Havertz, l'attaccante della squadra londinese e autore del gol della vittoria sul Manchester City.
E’ stato anche il trionfo dell’allenatore Tuchel: «E' stata la partita più importante, una finale eccezionale e l'abbiamo vinta, è incredibile. Sono molto orgoglioso, ma lo ero già prima, perché ho piena fiducia in questo gruppo, è un gruppo molto, molto forte. Sapevamo benissimo di non essere i favoriti, ma siamo un gruppo molto, molto forte, siamo tutti uniti e così tutto diventa possibile» ha detto. «Abbiamo battuto per due volte il City, fra campionato e coppa, l'abbiamo fatto una terza volta - aggiunge Tuchel -. Di solito teniamo di più il pallone, ma è stato difficile farlo nei primi minuti della partita. Dopo la fine del primo tempo è andata meglio, abbiamo creato dei contropiede molto pericolosi, ma è stata una battaglia molto dura».