Palazzetto delle Ghiaie da rifare, Failoni velenoso: «A me nessuno ne ha mai parlato. Nessuno»
L’assessore provinciale promette un sostegno, ma punzecchia il Comune di Trento: «Bisogna avere le idee chiare, anzi chiarissime, e coordinarsi»
TRENTO. Assessore Failoni, si potranno giocare le partite alla Blm Group Arena mentre si lavorerà per ammodernarla?
«Siccome non sono un tecnico non ho la presunzione di rispondere con un sì o un no».
Il Comune non scarta l'ipotesi.
«Saranno lavori particolarmente importanti in un impianto fondamentale dove giocano squadre di altissimo livello, di serie A. Dobbiamo tener conto di tutto, misurare pro e contro. Dall'altra parte dobbiamo capire se formule diverse possono stare in piedi».
Tra un anno il palazzetto di Trento potrebbe chiudere per due intere stagioni sportive a causa di un importante restyling (nuovi spogliatoi, capienza portata a 5mila spettatori, compresi i 4 Sky box, costruzione della palazzina che conterrà l'area hospitality e gli ingressi). I giganti del basket (Dolomiti Energia) e della pallavolo (Itas Trentino) si chiedono che ne sarà di loro e noi giriamo la domanda a Roberto Failoni, assessore provinciale allo sport.
Le formule diverse, assessore Failoni, sono la costruzione di una tensostruttura nell'area San Vincenzo dove oggi c'è il drive-through vaccinale, oppure una struttura (temporanea) all'interno di un padiglione fieristico (permanente) nell'area ex Italcementi.
«Come ho detto bisogna vedere se queste formule stanno in piedi, primo, e chi le paga, secondo. La cosa migliore da fare è un confronto rapido tra Provincia e Comune, anche perché sull'area San Vincenzo si fanno tante ipotesi: si è parlato anche di campi da calcio... Poi c'è chi parla dell'ex Italcementi. Insomma, ci si deve chiarire in maniera definitiva».
Avrete già cominciato a parlarne, immaginiamo.
«Io di questo problema non ho parlato con nessuno».
Aspetti. Lei vuole dire che dei problemi legati ai lavori alla Blm Arena non le ha parlato nessuno?
«Mai. E io ho buona memoria».
Non lo mettiamo in dubbio.
«Avranno parlato con i tecnici, magari, ma con me no di sicuro. Senza polemica, eh!, però è la politica che alla fine deve fare sintesi».
Dunque è meglio che qualcuno si faccia avanti con lei.
«Mi hanno parlato del Calcio Trento ma delle questioni legate al palazzetto, mai. Avranno parlato con i nostri dirigenti, ma con me...»....mai.
Capito. Il Comune sembra voler prendere la palla al balzo di questi lunghi lavori per affrontare più concretamente l'idea della cittadella dello sport.
«Ripeto: c'è una Provincia e c'è un Comune. Sono gli enti di riferimento e devono sedersi al tavolo e confrontarsi. Da parte mia c'è la piena disponibilità: se il Comune chiama, possiamo organizzare mille appuntamenti, nessun problema. Basta che mi chiamino. Se lo fanno, il giorno dopo sono pronto».
Se la portata dei lavori impedisse l'utilizzo del palazzetto per due intere stagioni sportive, meglio indirizzarsi sulla tensostruttura nell'area San Vincenzo o sulla struttura temporanea all'ex Italcementi?
«In Italia una cosa temporanea tende a diventare definitiva, quindi bisognerebbe farla in un certo modo».
Cioè a regola d'arte.
«Dobbiamo avere le idee non chiare ma chiarissime! Dobbiamo trovarci e fare sintesi delle diverse ipotesi. E dobbiamo farlo in fretta: trovare una soluzione per tranquillizzare le società, facendo in modo che gli enti garantiscano tempi certi».