Giro d’Italia 2022, una tappa sul «Menador» (e allora si spiegano i lavori di allargamento)
Mercoledì si svela il tracciato per quanto riguarda il Trentino, ma le indiscrezioni parlano di una «scalata» da Caldonazzo a Monterovere, poi un circuito degli Altipiani con arrivo a passo Vezzena
TRENTO. Mercoledì è stata presentata la “Grande partenza” del Giro d'Italia 2022, che scatterà dall'Ungheria, ma in Trentino già da diverse settimane appassionati e addetti ai lavori stanno provando a pronosticare quali saranno le nostre strade toccate dalla Corsa Rosa numero 105.
Dopo che nelle ultime due edizioni il Giro ha toccato Madonna di Campiglio e la Sega di Ala, questa volta ci si potrebbe spostare su un'altra zona particolarmente vocata alle due ruote, ma nello stesso tempo inedita a questi livelli. Sempre più insistente si fa la voce che vorrebbe un arrivo di tappa nella zona dell'Altopiano del Vezzena, località che amministrativamente fa parte del comune di Levico Terme ma che turisticamente ha molto da condividere con l'Alpe Cimbra, il territorio che comprende Folgaria, Lavarone e Luserna.
Ed è proprio questa sinergia che, con la necessaria benedizione (istituzionale ma anche economica) di Trentino Marketing e della Provincia, sembrerebbe colorare finalmente di rosa queste strade. Sì, finalmente, perché è praticamente da un decennio che in Valsugana si lavora in quest'ottica.
La Valsugana ha ospitato l’ultima edizione della Settimana Tricolore. Tanto per far capire la portata di quell'evento, dal 2013 in poi i vari titoli nazionali sono sempre stati assegnati in manifestazioni e località separate. Ebbene, da quel 2012 in Valsugana l'obiettivo è sempre stato quello di portare il Giro d'Italia in un posto ben preciso: la salita del Menador. E si spiegherebbero così i lavori previsti ad ottobre per l’allargamento deei tornanti a monte delle galleria: lavori che dovevano partire un mese fa, ma non si sono ancora visti. E che comporteranno la chiusura totale della strada tutti i giorni lavorativi.
L'ascesa da Caldonazzo al Passo Vezzena misura 14 chilometri e - con una pendenza che per ampi tratti varia dal 9 al 13% - ha un dislivello di circa 1.150 metri. Alle indubbie qualità dal punto di vista tecnico, la tortuosa strada abbina un invidiabile panorama sui laghi di Caldonazzo e Levico (nella foto), oltre ad avere un particolare significato dal punto di vista storico essendo stata costruita dai militari austroungarici durante la Prima Guerra Mondiale.
L'organizzazione di Rcs, dopo aver ufficializzato la partenza dall'Ungheria, da domani a giovedì toglierà i veli sulle tappe per velocisti, sulle frazioni mosse, sui tapponi di montagna e sull'arrivo di domenica 29 maggio, che probabilmente sarà collocato all'Arena di Verona al termine di una cronometro individuale.
In questa presentazione “spezzatino” del Giro, il turno del Trentino sarà mercoledì, quando si conosceranno i dettagli della tappa che potrebbe prevedere un circuito sugli Altipiani prima del traguardo al Vezzena. Indipendentemente da come si svilupperà chilometro dopo chilometro la frazione, Apt e operatori locali si augurano che il 2022 sia davvero la volta buona e che la salita del Menador possa conoscere dopo la tappa un ulteriore sviluppo dal punto di vista turistico. Come successo negli ultimi mesi alla Sega di Ala, teatro dell'arrivo del Giro il 26 maggio e poi presa d'assalto dai cicloamatori durante l'estate.