Dal Calisio alla serie A: Luca Ravanelli da Montevaccino al debutto con la Cremonese
Il difensore cresciuto nella squadra della collina di Trento, passando per il Padova e la serie B con i grigiorossi: «Ora un grande sogno, lavoriamo duro per fare una buona stagione»
DIMARO. I sogni si avverano se lavori sodo, se ogni giorno che nasce tu riesci a dare il meglio di te. E non è un sogno quello che sta vivendo Luca Ravanelli, di Montevaccino, la piccola frazione che si affaccia su Trento.
Luca Ravanelli, 25 anni, ha vinto il campionato di serie B con la Cremonese di Fabio Pecchia e ora è pronto per debuttare nella massima serie. In questi giorni, la formazione lombarda si sta preparando a Dimaro Folgarida e tra la truppa grigiorossa che lascerà la oggi la Val di Sole, c’è anche Ravanelli, uno dei sei giocatori trentini che militano nella massima serie.
La Cremonese è tornata nel paradiso della serie A dopo 26 anni di purgatorio. Luca Ravanelli è un difensore cresciuto nei settori giovanili di Parma e Sassuolo, in cui è arrivato nel 2015 dopo il fallimento del club ducale e con cui ha vinto un Torneo di Viareggio, il 14 luglio 2017 passa a titolo temporaneo al Padova, con cui inizia la carriera professionistica. Con la squadra veneta conquista la promozione in Serie B, imponendosi come titolare nel ruolo dal mese di dicembre e vince la Supercoppa di Lega; il prestito viene poi confermato per un'altra stagione.
Il 26 agosto 2018, all'esordio nella serie cadetta, segna il gol del pareggio esterno ottenuto contro il Verona; in seguito una frattura al piede destro lo costringe a saltare gran parte del campionato. Il 9 luglio 2019 si trasferisce alla Cremonese; nel settembre 2020 il prestito viene esteso per un'altra stagione. Il 7 luglio 2021 viene acquistato a titolo definitivo dal club lombardo.
Luca Ravanelli, si avvicina l’esordio tanto atteso per ogni giocatore: giocare in serie A. Emozionato?
«Sono felicissimo di aver coronato questo sogno. Ho sempre cullato la speranza di poter giocare in Serie A, fin da bambino. E devo dire che tornare in Trentino in ritiro a Dimaro con la Cremonese proprio per preparare il ritorno in Serie A, è molto piacevole e mi spinge ancora di più a dare il meglio».
Come sta andando il ritiro? Una previsione sul campionato?
«Bene. Speriamo che sia propedeutico anche ad una stagione positiva e ricca di soddisfazioni. Certamente sarà un campionato dove dovremo lottare ogni partita per raccogliere punti preziosi e centrare la salvezza a fine stagione».
L’approdo in serie A arriva dopo un lungo percorso agonistico.
«Si, sono partito dalle serie C con il Padova con il quale abbiamo vinto il campionato In precedenza avevo giocato nelle giovanili del Parma e del Sassuolo, con cui ho vinto il torneo di Viareggio. Poi l’approdo in serie B con la Cremonese. Sono stati quattro anni interessanti ed ora parte un nuovo progetto con la grande occasione. È il coronamento di un grande sogno».
In Trentino hai giocato nelle giovanili del Mezzocorona ma la sua carriera è partita nel Calisio, la squadra della collina est di Trento che comprende anche Montevaccino.
«Mi ricordo molto bene quegli anni e ho ancora molti amici a Martignano e Cognola. Li sento ancora. E sempre bello tornare e ritrovarli. D’altronde tutto è partito da li. Impossibile dimenticarlo».
Mister Alvini vi sta mettendo sotto pressione per questo esordio in serie A atteso a Cremona da ben 26 anni.
«È un sogno per tutti. Alcuni compagni hanno già esperienza in serie A mentre per me è, come ho già detto, rappresenta l’esordio tanto atteso. Ascoltiamo molto quello che ci dice il mister. Lavoriamo duro per raggiungere l’obbiettivo di quest’anno: la salvezza. Lancio un saluto agli amici del Trentino e sempre forza Cremonese e Trento».