ROMA. Max Verstappen ha vinto il Gp del Giappone di F1, abbreviato a causa della pioggia, ed ha conquistato il suo secondo titolo mondiale consecutivo, grazie ad una penalità di 5 secondi comminata al ferrarista Leclerc a causa del taglio di una chicane, che lo ha retrocesso dal secondo al terzo posto, dietro Perez.
La gara è stata dominata da un'intensa perturbazione con pioggia battente, che ha costretto ad uno stop della gara poco dopo la partenza per un incidente al ferrarista Sainz.
Aspre polemiche sono sorte quasi subito sul tema della sicurezza, dopo che un mezzo adibito al recupero è stato notato ai margini della pista, con le monoposto ancora impegnate sul circuito in condizioni di visibilità quasi nulle.
Le immagini televisive mostrano Pierre Gasly (AlphaTauri) appena uscito dal suo box, passare accanto a un camion segnalato dal lampeggiante.
Una presenza che ha fatto infuriare il pilota francese: "È inaccettabile! Com'è possibile? Non ci posso credere". Il fatto è avvenuto dopo l'esposizione delle bandiere rosse, mentre i piloti stavano rientrando ai box. Ed ha riportato alla mente l'incidente che nel 2014 aveva causato la morte di Jules Bianchi, sullo stesso circuito e sempre sotto la pioggia, quando il francese, 25 anni, era finito con la sua Marussia sotto un carroattrezzi.
Dopo due ore e 15 minuti di pausa il Gran premio è ripartito con le vetture incolonnate dietro la safety car, tutte con gomme da bagnato, mentre in precedenza
avevano montato le intermedie. verstappen è subito scattato al comando ed ha mantenuto la prima posizione per tutta la durata della gara, che è stata ridotta a poco meno di un'ora.
"Sono grato e voglio ringraziare chi lavora in pista, ma anche a tutto il team in febbrica", ha commentato Verstappen che ha dedicato un pensiero anche alla Honda: "Ogni anno siamo migliorati grazie al lavoro insieme". E sul bis iridato ha spiegato: "Credo che il primo titolo sia stato più emozionante, ma il secondo è più bello per le tante vittorie ed il titolo costruttori. E' un'annata speciale, che voglio ricordare perché non ne capitano spesso così".
Per concedere il bis l'olandese della Red Bull, oltre a vincere - come puntualmente avvenuto, al termine dell'ennesima gara perfetta, per di più in casa Honda - doveva sperare che Charles Leclerc finisse terzo o più indietro. Il ferrarista aveva però tagliato il traguardo secondo, davanti a Sergio Perez. Pochi si erano accorti di quel salto di chicane di Leclerc durante l'ultimo, tiratissimo, giro, mentre lottava per respingere gli attacchi di Perez. Risultato, 5 secondi di penalità inflitti ancor prima del podio, che l'hanno retrocesso al terzo posto.
Verstappen - 12/a vittoria in 18 GP - è stato il più sorpreso nel vedersi così consegnare il trofeo con quattro gare di anticipo. Decisiva anche la scelta della Fia - che causerà polemiche - di considerare la corsa completata ed attribuire il punteggio pieno, nonostante i 28 giri su 53 previsti. La pioggia è stata l'altra protagonista della giornata, causando lo stop dopo tre giri, bastati a Carlos Sainz (ma non solo a lui) per finire contro le barriere ed a Verstappen per respingere il tentativo di attacco di Leclerc nelle prime curve.
Un trattore entrato in pista per recuperare le macchine ha fatto infuriare Gasly (AlphaTauri), memore dell'incidente costato la vita nel 2014 a Jules Bianchi, sullo stesso circuito e sempre sotto la pioggia. Poi si è rimasti in attesa di un raggio di sole. Che non è arrivato, finché con due ore ed un quarto di ritardo sul programma e mentre cominciava a diminuire la luce le vetture sono tornate in pista, dietro la Safety car e tutte con gomme da bagnato. Quando le monoposto hanno avuto il via libera è finalmente iniziata la gara vera e tutti i piloti si sono resi conto le che le full vet non erano le gomme più adatte.
Chi prima, chi dopo tutti sono rientrati ai box per montare le intermedie e di questa girandola si è avvantaggiato Verstappen, che ha cominciato ad infliggere un paio di secondi al giro a tutti. Si è così arrivati allo scadere delle tre ore, tempo massimo in cui concludere la corsa, con l'olandese che ha tagliato il traguardo con oltre 27" di vantaggio sul secondo, in quel momento Leclerc, prima del finale a sorpresa. Dopo un inizio 2022 in salita, per Verstappen arriva il primo successo in Arabia Saudita, ma in Australia finisce con un altro ritiro, che però sarà l'ultimo della stagione. In Catalogna, a metà maggio, prende la testa del mondiale. Mentre la Red Bull cresce, la Ferrari si impantana tra problemi di affidabilità ed errori di strategia.
In Francia Leclerc, partito dalla pole, si gioca le ultime chance con una uscita di pista mentre guida la gara. Da Le Castellet il campione del mondo in carica apre una striscia di cinque vittorie di fila che danno il colpo di grazia al mondiale. Con la ciliegina del Belgio, dove trionfa nonostante il 14/o posto al via per aver cambiato il motore. Ed oggi si conferma campione con 366 punti, a soli 47 dal record di Lewis Hamilton che chiuse la stagione 2019 con 413.