“Zio Rum” non si arrende: l’hockey è una passione senza età
A 64 anni Lorenzo Martinelli, presidente degli "Amatori Hockey Trento ASD", non si perde un appuntamento al Palaghiaccio
TRENTO. Occorre una grande passione per ritrovarsi due volte alla settimana dopo le 22 e spesso fino a mezzanotte, per allenarsi presso il Palaghiaccio di Trento, per praticare l'hockey a livello amatoriale. Nello stadio del ghiaccio del capoluogo provinciale, realizzato nel 1994 sotto le stelle, ovvero all'aperto, quindi completato nel 2002/3 grazie ad una idonea copertura, abbiamo incontrato il presidente degli "Amatori Hockey Trento ASD" Lorenzo Martinelli soprannominato "Zio Rum" classe 1958 che presiede dal 1996 questo attivissimo gruppo di sportivi.
Giocatori senza alcun limite di età: dal giovane 18enne Gabriele Defant al 64enne presidente e da molti altri atleti che frequentano l'impianto sportivo gestito dall'Asis, provenienti da vari paesi del Trentino. Buona anche la partecipazione di studenti universitari fuori sede, tra cui alcune ragazze, che hanno così la possibilità di giocare sulla lastra ghiacciata, seppur impegnati nelle varie facoltà cittadine.
Ma quello che più si percepisce di questo gruppo è soffermandosi nello spogliatoio, dove c'è un clima molto amichevole tra i ragazzi/e ed il loro presidente, che da quanto abbiamo "scoperto" è probabilmente il più anziano hockeista, a livello provinciale, che pratica costantemente questa disciplina. Le cui antichissime origini sono raffigurate in un dipinto a olio su tavola del 1565 "Cacciatori nella neve" del pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio, laddove alcuni uomini sono intenti a giocare su un lago ghiacciato con un bastone ricurvo.
«Da allora, ovviamente, molte cose sono cambiate e moltissimi sono gli appassionati di questo sport decisamente movimentato e che per certi aspetti può apparire un po' violento», sottolinea Zio Rum. Elevato a sport nazionale in Canada assieme all'altra disciplina, ai più sconosciuta, del lacrosse. Ma al Palaghiaccio cittadino l'agonismo più spinto passa in secondo piano, per lasciarsi trascinare solo dal desiderio di giocare assieme, gustando al termine degli allenamenti una birra ed una pizza in compagnia ma soprattutto per farsi tante risate e degli sfottò post partita.
«Del resto lo stesso logo della società che raffigura la testa di una aquila ha quale motto "La squadra dei quei che i no pattina" proprio per sottolineare lo spirito non prettamente agonistico del nostro sodalizio». Ed è quest'ultimo aspetto che tiene a sottolineare il presidentissimo Lorenzo Martinelli, alla guida del gruppo da 26 anni e da sempre, in campo, nel ruolo fondamentale di portiere.
Con tanto di pesante e protettiva casacca giallo-blu numero 69, pronto a difendere la porta dagli attacchi avversari e dal dischetto nero da gioco che può raggiungere una velocità superiore anche ai 170 km/h. A proposito il record ufficiale e certificato è detenuto dall'ex giocatore ceco Jiri Marushak, il quale nel novembre 2003 lanciò il dischetto a 244 hm/h.
"Zio Rum" è uno sportivo che non disdegna comunque di praticare altri sport, tra lunghe uscite estive in bicicletta e nella stagione invernale calzando gli sci da fondo, con nelle gambe ben 39 partecipazioni consecutive alla Marcialonga, oppure quando si celebrano le "Feste Vigilane" ricoprire il ruolo di capo zattera, sin dal 1989, in occasione del "Palio dell'Oca" lungo il corso del fiume Adige, per i colori del quartiere cittadino di San Giuseppe. Ed al termine della nostra intervista, un doveroso ringraziamento lo riserva all'addetto la preparazione del manto ghiacciato, in servizio presso lo stadio cittadino da molti anni e con una indiscutibile competenza professionale Pierluigi "Gigi" Garollo.
Grazie al quale migliaia di appassionati del pattinaggio agonistico ed amatoriale, trovano sempre una pista perfettamente scorrevole per 10 mesi all'anno, oltre ad utili consigli di carattere tecnico ed una simpatia che non guasta mai in ogni ambito professionale e sportivo.