Croazia, canti e saluti filo-fascisti al ritorno dal Mondiale: bufera su Brozovic e Lovren
Il centrocampista dell'Inter ritratto anche in un video durante la festa in un pub, mentre espone il braccio teso sullo sfondo delle controverse canzoni di Marko Perković Thompson, compresa quella in cui risuona il motto degli ustascia, i nazionalisti-fascisti croati alleati dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale
ZAGABRIA. Ancora canti nazionalisti e ancora forti polemiche sulla Croazia. Stavolta al centro del caso c'è l'interista Marcelo Brozovic, che dopo il ritorno a casa dal Mondiale del Qatar ha intonato, durante un festeggiamento, i pezzi del controverso cantante Marko Perković Thompson, tra i quali uno nel quale si usa l'espressione "Za dom spremni", 'pronto per la patria', subito riconosciuto come il motto degli ustascia, i nazionalisti-fascisti croati alleati dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale.
E le immagini di Brozovic hanno inevitabilmente provocato reazioni nei Balcani.
I giocatori della nazionale croata sono stati accolti da oltre 100 mila persone, domenica a Zagabria, dopo la conquista del terzo posto al Mondiale Qatar. Subito dopo i festeggiamenti, i giocatori si sono divisi andando in varie località, e la stella dell'Inter Marcelo Brozović, insieme al difensore Dejan Lovren, dello Zenit di San Pietroburgo, si sono ritrovati a Velika Gorica (un sobborgo di Zagabria) nel caffè Epic Brozo.
Il caffè Epic Brozo è di proprietà di Marcelo Brozović, centrocampista nerazzurro dell'Inter, dove c'è stata una grande festa, e ad un certo punto alcuni si sono anche tolti la maglietta. L'atmosfera si è riscaldata nel caffè Brozović la band ha intonato "Čavoglavi" e "Kninska kraljica", di Marko Perković Thompson.
A provocare eco, in Croazia ma anche in tutta la regione balcanica, è il canto del saluto ustascia "Za dom spremni".
Il video che ritrae tra gli altri Brozovic mentre canta e alza il braccio teso a mo' del saluto ustascia è stato pubblicato su Facebook e Twitter, e ha suscitato numerose reazioni da parte del pubblico e degli atleti che condannano questa azione della stella della Croazia.
Aleksandar Stanković, uno dei giornalisti più famosi in Croazia e nella regione balcanica, conduttore del seguitissimo programma "Nedjeljom u 2" sulla televisione nazionale croata (HRT), ha pubblicato uno status sul suo profilo Facebook in cui afferma che i calciatori croati non sono i suoi ambasciatori. "Non ho bisogno di ambasciatori che si rilassano con la canzone fascista Za dom spremni", ha detto il giornalista.
Brozovic e Lovren non hanno replicato, né sono apparsi in pubblico dal momento della pubblicazione del video. Alcuni giorni fa aveva suscitato polemica un altro video, dal ritiro della nazionale in Qatar, nel quale la squadra festeggiava la qualificazione alla semifinale intonando un'altra canzone di Thompson, stavolta inneggiante alla Repubblica croata di Bosnia, i cui dirigenti sono stati condannati per eccidi etnici.