Il trentino Mocellini conquista il podio del Tour de Ski: terzo in Val di Fiemme
L’impresa del 24enne, primo azzurro di sempre a collezionare due vittorie in una sprint in tecnica classica in una stessa stagione, dopo il secondo posto ottenuto a Beitostolen. Il suo messaggio ai giovani atleti
FIEMME. Simone Mocellini ha conquistato il terzo posto oggi, venerdì 6 gennaio 2023, nella sprint in tecnica classica maschile al Tour de Ski - valido anche per il circuito di Coppa del mondo - in Val di Fiemme. Una vera e propria impresa quella del ventiquattrenne trentino, primo azzurro di sempre a riuscire a collezionare due podi in una sprint in tecnica classica in una stessa stagione, dopo il secondo posto ottenuto a Beitostolen.
Il trentino portacolori delle Fiamme Gialle, dopo una semifinale corsa a ritmi mostruosi, è stato ripescato con il terzo tempo come lucky loser. Mocellini ha dato fondo a tutte le energie rimaste, compiendo un'azione semplicemente straordinaria sul rettilineo finale che gli ha permesso di salire meritatamente sul podio. «Ho patito tantissimo la semifinale fatta a ritmo mostruoso - ha raccontato Mocellini nell'immediato dopo gara - penso che meglio di così non potevo fare. Ho fatto un bel rettilineo ed è andata bene così. La scorsa notte non ho dormito quasi niente per la tensione ma va bene così: spero capiti più spesso! Sono al settimo cielo. Dobbiamo confermarci e fare altre belle gare: ora testa a Livigno poi le gare in Francia ed infine i Mondiali, che sono un po' l'obiettivo della stagione».
«Dopo queste due sprint in classico vogliamo fare bene ma vedremo da qui a un mese come starò, magari anche meglio ma l'obiettivo sarà quello di far bene - ha aggiunto l'azzurro - Klaebo è stato veramente superiore, se un giorno dovessi mai fare testa a testa con lui sarà bellissimo sfidarlo. Devo dire grazie a Pellegrino, perché anche oggi mi ha dato una grande mano a spiegarci il percorso e darci un po' di nozione di tattica e come recuperare al meglio. Quando saliamo sul podio c'è sempre anche un pochino della sua esperienza. Ai giovani dico che se son qua sul podio io possono esserci anche loro: quest'estate mi allenavo col mio gruppo e non sempre vincevo io, le qualità le abbiamo tutti ma facendo un buon risultato si ottiene consapevolezza e son sicuro saremo poi tanti qui a far le interviste post gara».
La gara è stata vinta da Johannes Klaebo: il norvegese, dopo aver dominato sin dalle qualifiche mattutine, ha dimostrato ancora una volta tutta la sua superiorità per conquistare la quinta vittoria in questo Tour de Ski, appaiando così i russi Ustyugove e Bolshunov, in testa alla speciale classifica di gare vinte in una singola edizione, con cinque affermazioni personali. Secondo posto per lo svedese Calle Halfvarsson, apparso brillante in finale. Out ai quarti Federico Pellegrino, così come Francesco De Fabiani e Davide Graz.
«Era molto dura entrare in semifinale, nella heat selection si sono aggiunti due ragazzi molto forti e ho cercato di fare il meglio possibile - le parole di Pellegrino - Ho sbagliato sul dosso d'ingresso allo stadio, arrivavo con abbastanza velocità e avrei dovuto sfruttarla per affiancare subito l'americano. Ho aspettato un po' troppo per prendere la scia ma poi a spinta, vedendo fisicamente il mio avversario, possiamo capire perché non son entrato in semifinale. Ho fatto il massimo, a parte quel piccolo errore tattico che per me non avrebbe cambiato più di tanto l'esito di questa gara. Con il percorso ridotto, son stato un pelo svantaggiato ma fa parte del gioco. Vediamo di tener duro perché le prossime gare, soprattutto nella 16km sarà dura resistere agli attacchi ma ce la metteremo tutta come sempre e sul Cermis vediamo cosa sarà rimasto a livello di energie».
Tripletta norvegese nella gara femminile con la doppietta delle gemelle Weng: a spuntarla è stata Lotta, davanti alla sorella Tiril con al terzo posto Mathilde Myhrvold in una finale mai in discussione. Subito fuori ai quarti le due azzurre Caterina Ganz e Martina Di Centa. Non erano riuscite a superare il taglio Cristina Pittin e Anna Comarella.