Le azzurre demoralizzate sconfitte dall'Olanda nella finalina per il bronzo europeo
Prestazione sotto tono del sestetto di coach Mazzanti, che è parso risentire ancora del contraccolpo dopo la sconfitta in semifinale con la Turchia (che affronta la Serbia per l'oro). La sfida per il terzo posto finisce 3-0, l'Italia insegue e sfiora il successo nei primi due set, nel terzo alza bandiera bianca di fronte alle avversarie parse molto più motivate. Polemiche sulla Egonu non titolare
TRENTO. L'Olanda ha battuto l'Italia per 3-0 (25-23, 28-26, 25-20) nella finale per il terzo e quarto posto degli Europei femminili di pallavolo, giocata a Bruxelles.
Prestazione sotto tono del sestetto di coach Mazzanti, che è parso risentire ancora del cotnraccolpo dopo la sconfitta in semifinale con la Turchia (che affronta la Serbia per l'oro).
La sfida per il terzo posto finisce 3-0, le azzurre inseguono e sfio0rano il successo nei primi due set, nel terzo alzano bandiera bianca di fronte alle avevrsarie parse molto più motivate.
L'Italia ha subito 12 muri, ne ha messi a segno soltanto sei. È parsa cotnroproducente la scelta di non far partire titolare Paola Egonu, preferendole Antropova (salvo per il doppio cambio a metà set), così come in post 4 sono emerse molte difficoltà in attacco, ma in panchina c'era un unico cambio, Alice Degradi, perché l'altra schiacciatrice Omoruyi era a referto come libero (per consentire alla libero Parrocchiale, schierata come non libero, una rotazione in seconda linea a set).
Scelte che fanno discutere, ma ora si si volta pagina e si guarda avanti alle qualificazioni olimpiche.
Ai microfoni Rai Mazzanti ha svelato la presenza di crepe nello spogliatoio, dopo il torneo iridato e l'esigenza di putnare sulle più giovani escludendo molte veterane: “Questo è l’unico percorso che potevo fare, perché dovevo riavere una squadra in mano. Dopo il Mondiale non avevo la squadra in mano e con la Federazione abbiamo pensato a una strategia, che era rifiondare una squadra e vedere il nostro livello.
Siamo cresciuti fino ad arrivare alla partita con la Turchia dove ci siamo sciolti sul momento più bello e oggi c’è stata una partita non giocata. Nel percorso che abbiamo fatto ci sono queste due partite che sporcano il percorso, nel senso che abbiamo sempre dimostrato di saper stare in campo. Oggi è una tappa importante e non l’abbiamo giocata come volevamo: ora ci aspetta un preolimpico importante dove dobbiamo pensare a quanto fatto“.