Sport / Pallavolo

Azzurre del volley dopo le delusioni: la caccia alla qualificazione olimpica sarà affidata a Velasco?

Dopo la cocente esclusione nel torneo di Lodz (dovuta ai ko con Usa e Polonia) il ct Mazzanti è in bilico e per l'eventuale successore circola il nome del coach della mitica Italia maschile della generazione di fenomeni, oggi impegnato nel campionato femminile a Busto Arsizio

IL TORNEO Niente biglietto olimpico (per ora) per le azzurre: doloroso ko con la Polonia

TRENTO. Dopo le recenti delusioni, prima gli Europei da dimenticare e tre giorni fa la mancata qualificazione olimpica, sembra probabile il "divorzio" fra la nazionale di volley femminile e il ct Davide Mazzanti. Nulla di ufficila, per ora, ma molte frasi che lasciano intendere, a cominciare da quella dello stesso allenatore, che dopo il ko decisivo con la Polonia (seguito a quello con gli Usa), alle qualificazioni di Lodz, ha sottolineato che "un ctsi giudica dai risultati". In questo caso, a dire il vero, era stato giudicato anche dalle scelte fatte alla vigilia degli Europei, lasciando a casa giocatrici di peso, come Caterina Bosetti, Cristina Chirichella o Monica De Gennaro, e relegando in panchina la stella Paola Egonu: tutte atlete di primissimo piano, nel caso dell'opposta padovana si parla di una delle due-tre più forti pallavoliste al mondo. Alla Egonu è stata preferita nel sestetto titolare la giovane Antropova, naturalizzata italiana di corsa, proprio alla vigilia del torneo continentale.

Fatto sta che adesso l'0Italia, per staccare il pass di Parigi2024 è obbligata a giocare una Nations League da sogno l'anno prossimo, incamerando i punti necessari per ottenere il ripeschaggio sulla base del ranking mondiale (che al momento, peraltro, la premierebbe).

Ma a chi spetterà questa sfida: è presumibile che - dato il difficile rapporto con molte giocatrici chiave - non sarà più Mazzanti a condurre le azzurre e si fanno insistenti le voci del ritorno in nazionale di un mostro sacro: Julio Velasco (foto), il ct della generazione di fenomeni, l'Italia maschine che trionfava nel mondo negli anni Novanta (e nel gruppo, guarda un po', c'era pure Ferdinando Fefè De Giorgio, attuale ct degli azzurri).

Insomma, si volta pagina, dopo le delusioni in Nations League, il quarto posto all'Europeo e la sconfitta nel preolimpico: è tempo di bilanci in seno alla Federvolley, chiamata a cambiare l'inerzia delle cose da qui a giugno 2024 per non fallire l'ultima possibilità di centrare la qualificazione per Parigi. 

"È stata un'estate intensa e bella - le parole ieri del ct - nel percorso ma povera nei risultati perché nonostante tutto Nations League, Europeo e pre-Olimpico non hanno dato i frutti sperati. Il mio lavoro viene giudicato in base ai risultati, ne sono consapevole, e pertanto faccio fatica a valutare la stagione perché la ricchezza di quanto abbiamo fatto assieme si scontra con la scarsezza di risultati".

Scarsezza di risultati sotto gli occhi di tutti, soprattutto del presidente della Federvolley, Giuseppe Manfredi che, in una nota, sottolinea la "stagione negativa" delle azzurre nella quale, dice, "sono stati commessi errori". "Fin dai prossimi giorni, insieme al consiglio federale, analizzeremo - aggiunge il numero 1 della Fipav - nel dettaglio quanto accaduto e lavoreremo con lo scopo di trovare in tempi brevi la soluzione migliore per superare questo momento complicato. La qualificazione a Parigi 2024 è ampiamente alla nostra portata e per la nuova stagione l'obiettivo della Fipav sarà quello di riprogrammare su nuove basi e con accuratezza tutta l'attività azzurra, per permettere alla nazionale femminile di tornare ai vertici del volley mondiale".

Lecito ipotizzare a questo punto un cambio alla guida dell'Italdonne: tanti i nomi che circolano, ma il pèrimo e più affascinante è senz'altro quello di Julio Velasco, oggi alla guida di Busto Arsizio, mentre più complicate appaiono le scelte legati ai tecnici italiani attualmente alla guida di altre nazionali: Santarelli allena la Turchia, Guidetti la Serbia e Lavarini la Polonia. Tre team già qualificati per i Giochi olimpici.

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