Alessandra Campedelli, da Mori al Pakistan per allenare la nazionale femminile di pallavolo
Dopo l’esperienza in Iran, che aveva lasciato per le dure condizioni in cui vivono le donne del Paese, ora ha accettato il nuovo incarico
MORI. Dall'Iran al Pakistan. Dopo aver interrotto anzitempo lo scorso anno l'avventura alla guida della nazionale femminile dell'Iran di pallavolo, Alessandra Campedelli (nella foto) è pronta a ritornare in Asia.
L'allenatrice di Mori, 50 anni, è infatti pronta ad accettare l'offerta, avanzatagli già qualche mese fa dalla Federazione volleystica del Pakistan, di guidare un progetto di valorizzazione della disciplina in quel Paese. Siederà quindi sulla panchina della nazionale senior femminile del Pakistan.
Dopo essere stata per sei anni alla guida della nazionale italiana femminile sorde di volley, dal 2 gennaio 2022 al 10 febbraio 2023 è stata commissario tecnico della nazionale di pallavolo femminile dell'Iran.
Al termine del primo anno di contratto, decise di non rinnovare, come previsto in un primo tempo, per questioni etiche: «La Federazione per cui stavo lavorando - ha raccontato - collaborava con un governo sanguinario che firma condanne a morte per il velo indossato male. Non si poteva fare niente, ma io non ce la facevo più a lavorare in quel contesto. Là le donne crescono private della libertà di esprimere ciò che pensano, confinate in spazi a loro destinati. In quel Paese mi sono anche sentita spesso analfabeta, sia per la comunicazione verbale che non verbale. Sola, diversa, incompresa e incapace di comprendere».
Rientrata in Italia, ha ripreso a insegnare scienze motorie e ha poi assunto il ruolo di responsabile dei progetti promozionali del settore giovanile del Verona Volley.
Ora la nuova esperienza, ancora una volta in un Paese difficile in cui la donna vive in condizioni di discriminazione, come purtroppo dimostra drammaticamente la storia di Saman Abbas, la ragazza 18enne di origini pakistane uccisa dai parenti perché non voleva accettare un matrimonio combinato.