Il tonfo della Juve con l'Udinese, bianconeri fischiati e l'Inter si allontana
La squadra di Allegri resta a -7 da nerazzurri che guidano la classifica e a +1 sul Milan
ROMA. Prima sconfitta casalinga in campionato per la Juventus: i bianconeri sono stati battuti 1-0 dall'Udinese. Decisivo il gol di Giannetti Lautaro al 25' del primo tempo.
I bianconeri restano a 53 punti, a -7 punti dall'Inter capolista, e conservano soltanto una lunghezza di vantaggio sul Milan che ne ha 52.
Colpo per i friulani che lasciano il quartultimo posto e salgono a 22 punti a +3 sul Verona che è terzultima.
La Juventus riscopre i fischi, la caduta interna contro l'Udinese fa davvero male e, di fatto, chiude la corsa scudetto. La squadra di Allegri allunga la striscia negativa e arriva a due tonfi di fila, la vittoria ormai manca da tre gare.
L'impresa friulana è firmata da Giannetti, arrivato a Udine poco più di un mese fa, che a metà primo tempo trova la zampata che permette a Cioffi di uscire dalla zona B e di conquistare il primo successo del 2024.
È una serata speciale per Allegri, che prima della gara ha ricevuto un riconoscimento dal presidente Ferrero per le 405 panchine in bianconero come Lippi, al secondo posto nella classifica di tutti i tempi alle spalle di Trapattoni. Dopo i festeggiamenti è già tempo di concentrarsi e pensare al ritorno alla vittoria, con l'allenatore bianconero che sceglie Alex Sandro per sostituire lo squalificato Danilo mentre Chiesa affianca Milik. L'unica sorpresa di Allegri è sulle corsie, con Weah a destra e Cambiaso spostato a sinistra a discapito di Kostic. Cioffi sceglie Thauvin per appoggiare Lucca in attacco, mentre l'oggetto dei desideri bianconeri Samardzic fa la mezzala in una mediana con Lovric e Walace. La Juve ha voglia di rialzarsi e di provare a rispondere all'Inter, l'avvio è promettente con Cambiaso che non trova la deviazione vincente e Chiesa che ci prova dalla distanza ma Okoye è pronto. Poi la pressione bianconera si attenua, l'Udinese chiude gli spazi e alla prima occasione passa in vantaggio: la punizione tagliata di Samardzic mette in difficoltà Alex Sandro, con il pallone che "balla" in area piccola e arriva Giannetti ad insaccare.
I friulani si ritrovano avanti a sorpresa e iniziano ad alzare le barricate, Cambiaso è il più ispirato e crossa per Milik, il quale da pochi passi non riesce a buttarla dentro. Ci provano anche Gatti e Rabiot, l'occasione migliore capita sulla testa del polacco che schiaccia a colpo sicuro ma il pallone è centrale ed il portiere respinge con un ottimo riflesso. Allegri non cambia uomini per la ripresa ma modifica il modulo, passando a una sorta di 4-4-2 con la coppia Weah-Cambiaso sulla destra e Alex Sandro-Rabiot sulla fascia opposta.
I bianconeri, però, non riescono a creare occasioni e la gioia per un gol di Milik su corner dura poco con l'arbitro che annulla perché la traiettoria di Chiesa ha superato la linea di fondo. La mossa del tecnico per accendere la sua Juve è l'inserimento di Yildiz per Weah, Cioffi risponde cambiando i due esterni con Joao Ferreira ed Ebosele al posto di Ehizibue e Zemura. Milik protesta per un tocco di mano in area friulana ma Abisso fa correre, l'unico brivido vissuto da Okoye è un cross di Cambiaso sul quale Yildiz non trova la deviazione.
Allegri prova a buttare dentro anche Cerri, attaccante del 2003 prestato dalla Next Gen, ma nemmeno in quattro minuti di recupero la sua Juve riesce a rendersi pericolosa. I bianconeri confermano di essere in un periodo di preoccupante flessione, con un solo punto conquistato nelle ultime tre: l'Inter è a +7 (e con una gara in meno), ora è meglio guardarsi alle spalle con il Milan a una sola lunghezza. L'Udinese, invece, fa l'impresa e si toglie dalle sabbie mobili della zona retrocessione, con Cioffi che stacca il Verona e supera Sassuolo ed Empoli.