Biathlon: Lisa Vittozzi trionfa, la Coppa del mondo è sua. È la seconda azzurra dopo la Wierer
Un trionfo, il suo, figlio di una seconda parte di stagione implacabile per l'azzurra, protagonista assoluta da gennaio in poi dopo aver superato alcuni acciacchi fisici che ne avevano un po' rallentato la corsa dopo la vittoria nella prima gara stagionale, a Oestersund. Ma il finale è stato una marcia trionfale, dalle medaglie iridate di Nove Mesto, ai podi e successi a ripetizione, fino al sigillo finale
CANADA. L'ultimo ostacolo non ha fermato Lisa Vittozzi nella conquista della coppa del mondo di biathlon, suggello di una stagione che l'ha vista laurearsi anche campionessa del mondo della 15 chilometri. Dopo i due successi nella sprint e nell'inseguimento dei giorni scorsi, all'azzurra è bastato controllare le rivali e chiudere al 21/o posto la mass start conclusiva della stagione a Canmore (Canada), tagliando il traguardo con il tricolore in mano.
"E' stata dura oggi ma alla fine ce l'ho fatta e sono scoppiata in lacrime come una bambina, mi sono voluta godere questo momento - ha detto a caldo -. Ho vissuto davvero sulle montagne russe in questi anni ma ed ora sono in vetta al mondo. Sono orgogliosa di me stessa per essere stata capace di lottare per il mio sogno che è diventato realtà!".
La gara è stata vinta dalla francese Lou Jeamonnot con un solo errore al tiro, davanti alla tedesca Janina Hettich e all'altra transalpina Gilonne Guigonnat, al primo podio in carriera grazie ad una gara perfetta al poligono. Sono stati cinque invece i giri di penalità colti da Vittozzi che sbaglia due volte a terra in apertura e tre volte in piedi (2-0-1-2) ma quando ormai la vittoria nella classifica generale era ormai al sicuro, visti gli errori di Ingrid Tandrevold, unica in grado di sorpassarla ma che ha chiuso ottava. Vittozzi festeggia il successo che la rende la seconda italiana di sempre a cogliere il globo di cristallo dopo la doppietta firmata Dorothea Wierer nel 2018/19 e 2019/20.
Un trionfo figlio di una seconda parte di stagione implacabile per l'azzurra, protagonista assoluta da gennaio in poi dopo aver superato alcuni acciacchi fisici che ne avevano un po' rallentato la corsa dopo la vittoria nella prima gara stagionale, a Oestersund. Ma il finale è stato una marcia trionfale, dalle medaglie iridate di Nove Mesto, ai podi e successi a ripetizione, fino al sigillo finale. Il bilancio finale conta cinque vittorie, tre secondi (compresi l'oro e i due argenti di Nove Mesto) e due terzi posti e la conquista anche di due coppette di specialità, nell'individuale e nell'inseguimento.
Una stagione da record. Vittozzi vince la generale con 1091 punti e 23 lunghezze di margine su Jeanmonnot, rivelazione della stagione, con Tandrevold che scende in terza posizione a 1044. E nell'ultima gara della stagione c'è ancora posto per la valdostana Beatrice Trabucchi, eccellente tredicesima senza errori.