Scatta il Giro d'Italia, grande attesa per le scalate sulle strade del Trentino
Partenza sabato 4 maggio da Torino e gran finale domenica 26 a Roma: il grande favorito è il campione sloveno Tadej Pogacar. Cinque i trentini in gara: Conci, i due fratelli Bais, Trentin e Zambanini
TRENTINO La super-tappa il 22 maggio: Sella, Pordoi, Rolle, Gobbera e Brocon
TRENTO. L'attesa è finita: sabato 4 maggio, prende il via l'edizione numero 107 del Giro d'Italia, il primo dei tre grandi giri (Tour de France e Vuelta a Espana gli altri due) della stagione ciclistica, impreziosita anche dall'appuntamento con le Olimpiadi di Parigi.
Il Giro 2024 scatterà con la Grande Partenza da Torino, che darà il via alla discesa dello Stivale fino a Napoli e Pompei, per poi risalire lungo l'Adriatico, ultima settimana come di consueto decisiva sulle salite alpine e dolomitiche che decideranno la corsa, compresa la dura tappa trentina del 22 maggio.
Sarà Roma, per il secondo anno consecutivo, a ospitare l'ultima tappa in programma domenica 26 maggio, in un circuito tra i principali monumenti della Città Eterna che farà da passerella al corridore in grado di portare sulle spalle l'iconica maglia rosa fino all'ultimo giorno. Tra assenti illustri, come l'infortunato Wout Van Aert o il vincitore dell'ultima edizione, Primoz Roglic, e altri big che hanno preferito conservare le proprie energie per il Tour, spicca la prima partecipazione alla corsa rosa di Tadej Pogacar, favorito assoluto per la vittoria finale.
Il fuoriclasse della UAE Team Emirates, dopo i trionfi alla Grande Boucle, vuole mettere la propria firma anche sul Giro, con l'obiettivo di far parlare ancora sloveno la corsa rosa e soprattutto di provare a completare quella doppietta Giro-Tour nella stessa stagione che non si verifica sin dall'impresa di Marco Pantani nel 1998.
Cinque i trentini in gara: Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck); Davide Bais e il fratello Mattia Bais, entrambi del Team Polti Kometa); Matteo Trentin (Tudor pro cycling team) ed Edoardo Zambanini (Bahrain - Victorious).
Proveranno a rendergli le cose difficili Geraint Thomas, il gallese della Ineos Grenadiers che ha chiuso sul secondo gradino del podio lo scorso anno, ma anche l'australiano Ben O'Connor (AG2R), in rampa di lancio nella prima parte della stagione, passando per Daniel Martinez della Bora-Hansgrohe, con un occhio di riguardo per Christophe Laporte, giocoforza capitano del team Visma-Lease a Bike e al debutto al Giro, e il solito imprevedibile francese Romain Bardet della DSM.
Al di là della classifica generale, presenti tanti big che proveranno a conquistare una o più tappe: dall'esperto Julian Alaphilippe alla giovane rivelazione Cian Uijtdebroeks, passando per il vecchio leone delle ascese Nairo Quintana, mentre da Thymen Arensman ci si attende una nuova top-10 dopo il sesto posto conclusivo dello scorso anno.
L'Italia punta tutto sul solito Filippo Ganna, che cerchierà col circoletto rosso le cronometro di venerdì 10 maggio e soprattutto sabato 18 maggio, ma anche su Damiano Caruso, secondo al Giro nel 2021 e quarto l'anno scorso, e sul giovane talento di Antonio Tiberi, che può competere per un buon piazzamento nella classifica generale, senza dimenticare per le singole tappe corridori come il trentino Matteo Trentin ed Edoardo Affini, e i velocisti di punta Alberto Dainese e Jonathan Milan, che avranno in Tim Merlier, Kaden Groves, Caleb Ewan, Fabio Jakobsen e Fernando Gaviria i principali contendenti negli sprint.
Venendo al percorso, come detto sono due le cronometro, sei le tappe che potrebbero premiare i velocisti con un arrivo in volata, altri sei i tapponi di montagna con arrivo in salita. Nel dettaglio, saranno 10 i Gpm di prima categoria, con la Cima Coppi, la vetta più alta del Giro 2024, fissata sul passo dello Stelvio a 2.758 metri di altitudine.
La Corsa Rosa scatterà dal Piemonte e le prime due tappe chiameranno già in azione gli uomini di classifica, mentre la terza frazione con arrivo a Fossano è adatta alle ruote veloci. In Toscana per la sesta tappa che può essere già spartiacque: ci sono gli sterrati, tre settori su strade bianche, e non ci si potrà distrarre. La classifica verrà poi rimescolata dalla lunga crono umbra con finale ascendente che collegherà Foligno e Perugia attraverso 40,6 chilometri.
L'ottava tappa propone l'arrivo a Prati di Tivo con una durissima ascesa finale, ci si sposterà poi in Campania per due frazioni mosse nella seconda settimana che nel weekend riserva i momenti più interessanti: prima la cronometro senza asperità altimetriche e dunque adatta ai principali specialisti delle corse contro il tempo, quindi domenica la durissima quindicesima tappa con il Mortirolo e l'arrivo in salita al Mottolino di Livigno con pendenze aspre e punte al 18%.
Dopo il giorno di riposo, altro tappone con il passo dello Stelvio e la salita conclusiva al Monte Pana, mentre sarà trentina la diciassettesima tappa presenta il passo Sella e due scalate al passo Brocon da due versanti diversi.
Prima della tappa conclusiva a Roma, le due frazioni che probabilmente decideranno l'edizione numero 107 del Giro.
La diciannovesima tappa, da Mortegliano a Sappada, con un finale durissimo in cui i corridori affronteranno il passo Duron e la lunga salita verso Cima Sappada, mentre la ventesima tappa con arrivo a Bassano del Grappa presenta il conto dopo tre settimane di stanchezza accumulata sulle gambe con la doppia ascesa verso il Monte Grappa.
Come di consueto, sono quattro le maglie in palio durante il Giro d'Italia: la maglia rosa designerà il leader della classifica generale, la maglia ciclamino quello della classifica a punti, la maglia azzurra per il leader della classifica degli scalatori e la maglia bianca dedicata al miglior giovane. 3400.8 i km da percorrere, ventuno come di consueto le tappe, tutte all'interno dei confini nazionali (con due giorni di riposo, lunedì 13 e lunedì 20 maggio), per un dislivello complessivo di 44.650 metri. In gara 176 corridori e 22 team in un festival rosa che, come sempre, terrà l'Italia per tre settimane con il fiato sospeso.