"Matildina, ci lasci un vuoto immenso e devastante"
Lacrime infinite e tanti ricordi, nel dolore, questa mattina a Giaveno (Torino) ai funerali della giovane azzurra dello sci alpino Matilde Lorenzi, che ha perso la vita in una caduta in val Senales. Le parole commoventi della sorella Lucrezia e di mamma Elena e papà Alfonso. Al rito funebre la famiglia ha lanciato una raccolta di fondi per un progetto per alzare il livello di sicurezza degli atleti nello sci alpino
VAL SENALES Morta la giovane sciatrice Matilde Lorenzi
L'INCIDENTE Drammatica caduta per Matilde Lorenzi
A Giaveno, paese di circa 17mila abitanti, è lutto cittadino.
"Ci lasci un vuoto immenso, devastante, mi manca l'aria da lunedì. Sono sicura che sarai proprio tu a guidarmi nelle mie scelte. Sono immensamente grata di averti avuta come sorella. Buona discesa libera Matildina": in lacrime la sorella di Matilde, Lucrezia, ha letto una lettera durante i funerali.
"Hai voluto arrivare di fretta, il 15 novembre 2004: eri nata velocemente e adesso hai deciso di andartene via di fretta. Voglio solo ringraziarti, perché io e papà abbiamo avuto la fortuna di essere stati scelti da te come genitori", le parole pronunciate dalla mamma di Matilde Lorenzi, Elena, durante i funerali.
"Eri riservata - ha proseguito la madre, rivolgendosi ancora alla figlia in chiesa - ti aprivi con calma, ci hai donato tantissimo. Te ne siamo grati. Devi continuare a sciare là dove sei. Ti adoro. Grazie Matilde".
Il padre Adolfo è tornato a parlare del progetto per aumentare la sicurezza sulle piste, come fin dai primi momenti dopo l'incidente. "Matilde con la sua scomparsa - ha ribadito - ci hai chiamato a fare un duro lavoro, che dovrà essere fatto da tutti, insieme. Per questo busseremo a tutte le porte. Il progetto che porteremo avanti la manterrà in vita per tutti noi".
E la locandina con i dettagli per il progetto è stata diffusa proprio in questa giornata in paese.
Con la preghiera dell'alpino, le note del silenzio militare suonato da una tromba e la benedizione di mons. Giraudo si sono conclusi i funerali.
La bara, coperta dal tricolore, da un cuscino di rose rosse e Lisianthus bianchi e dal cappello di alpina della sciatrice che gareggiava per il centro sportivo dell'Esercito, è uscita tra gli applausi, lunghissimi, e le lacrime.
A fianco all'altare, a terra, uno sci col nome di Matilde, insieme ai gonfaloni e ai gagliardetti delle associazioni degli Alpini.
Gli applausi sono proseguiti anche fuori dalla chiesa, dove ad attendere c'erano i picchetti di varie associazioni alpine.
"A tutti i ragazzi dico che dovete volervi bene. Voler bene a voi stessi per dare un futuro a tutti gli altri", ha detto la madre di Matilde Lorenzi, Elena, dopo i funerali. La donna, in lacrime, ha pronunciato queste parole ad alta voce, tra gli applausi, davanti al carro funebre, che accompagnerà il feretro della figlia al cimitero di Valgioie, a pochi chilometri da Giaveno. "Ciao Mati" hanno urlato dalla piazza.
Con lo slogan #Matildina4safety e una sua foto di gara, viene dunque lanciata la "Raccolta fondi: più sicurezza in pista".
Sulla locandina, che viene diffusa anche sui social, si legge: "Con il tuo contributo, possiamo percorrere una nuova strada, nel ricordo di Mati. Il tuo passaparola farà la differenza".
Accanto si trovano le coordinate bancarie e le modalità per contribuire. In quattro sezioni si trovano i dettagli. Il progetto viene spiegato così: "La famiglia lancia una raccolta fondi per lo sviluppo di sistemi di sicurezza individuali per lo sci alpino, attraverso la ricerca di nuove tecnologie per alzare il livello di sicurezza degli atleti". Si parla di attrezzatura: "Interventi mirati su caschi e sui sistemi di protezione del collo e della testa, per diminuire traumi e impatti di torace, tronco pancia (airbag) e di protezione antitaglio".
A proposito di collaborazioni si legge: "Con il coinvolgimento di aziende leader del settore, con Università e mondo della ricerca e le consulenze delle strutture sanitarie". Sui fondi il volantino dice: "I primi capitali raccolti serviranno per individuare e riunire aziende e stakeholder interessati per lo sviluppo di nuovi prototipi di sistemi di sicurezza. In una seconda fase, assegnazione della produzione e commercializzazione delle attrezzature".