Olimpiadi invernali 2026: nel video con la fiaccola, non c'è il Trentino, il rammarico dei giornalisti
Lo spot che accompagna il viaggio della torcia si «dimentica» del Trentino, e le due province autonome non esistono: siamo una unica Regione
PREDAZZO. I settanta giornalisti olimpici della regione, che formano il gruppo OlympicSportMedia2026 Trentino - Alto Adige Suedtirol, «esprimono stupore nel constatare l’assenza del Trentino e di conseguenza della Val di Fiemme, tra le numerose finestre dedicate alle regioni italiane nell’empatico video social dedicato al Tour della Torcia olimpica, prologo ai prossimi Giochi Olimpici invernali ospitati in Italia». Il viaggio della Fiamma olimpica partirà da Roma il 4 dicembre 2025 per transitare ad Anterselva il 26 gennaio, a Cavalese il 27 gennaio e a Trento il 28 gennaio 2026.
«Pur consci delle difficoltà tecniche legate alla realizzazione del video, che ribadiamo è estremamente efficace, rimane lo stupore per la mancata attenzione ad un sito Olimpico 2026, ospitato in un territorio da sempre ai vertici italiani per pratica sportiva e nel dettaglio ad una valle unanimemente considerata tra le patrie dello sci nordico a livello mondiale. Una realtà già impegnata con successo nell’organizzazione di tre edizioni del Campionati del Mondo FIS (1991, 2003 e 2013), centinaia di appuntamenti di Coppa del Mondo delle specialità nordiche e le Universiadi Invernali Trentino 2013.
I rinnovati Stadi del Fondo di Lago di Tesero e del Salto di Predazzo saranno il palcoscenico di ben 60 prove a Cinque Cerchi (salto, Fondo e Combinata Nordica) e Tre Agitos (Biathlon), dove saranno assegnate il 32% delle medaglie di Milano Cortina 2026.
Val di Fiemme è un territorio che pur piccolo dal punto di vista geografico e di popolazione potrebbe figurare tra le prime nazioni nel medagliere olimpico del fondo grazie alle imprese di Franco Nones (vincitore nel 1968 del primo oro italiano nel fondo e in quell’anno Campione del Mondo), di Giorgio Vanzetta (oro in staffetta a Lillehammer 1994 e plurimedagliato a Giochi e Mondiali) e di Cristian Zorzi (che all’oro a Torino 2006 affianca quello Mondiale Sapporo 2007 e molte altre medaglie olimpiche e mondiali). E in campo femminile ci sono le medaglie di Bice Vanzetta e Antonella Confortola, alle quali si aggiunge quella di Lidia Trettel nello snowboard.
Questo nostro intervento – dicono - punta a rimarcare le specificità amministrative e sportive del Trentino e dell’Alto Adige Suedtirol, quest’ultima terra patria del Biathlon in Italia e protagonista con Anterselva Antholz di ben sei Campionati del Mondo e di decine di gare di Coppa del Mondo.
Non a caso proprio il lavoro delle centinaia di volontari delle due organizzazioni sportive è stato recentemente premiato a palazzo Giustiniani a Roma, sede della Presidenze del Senato, con "Il Testimone del Volontariato" che annualmente viene assegnato a chi si distingue in campo nazionale con azioni meritorie nel mondo sociale.
Infine, è curioso dover ricordare che il riferimento politico-geografico non è la Regione Trentino - Alto Adige Suedtirol ma le due province autonome di Trento e di Bolzano che non a caso figurano tra i soci fondatori della Fondazione Milano Cortina 2026 e i cui rappresentanti siedono nel CDA della medesima».
Ma chi sta promuovendo le Olimpiadi invernali Milano-Cortina, ovviamente, questa sottile distinzione non la conosce (come purtroppo gran parte degli italiani).