Sighel da sogno: Pietro oro europeo sui mille e in staffetta, Arianna argento sui 500
In Germania per il venticinquenne pinetano la conferma del titolo conquistato un anno fa a Danzica. Per sua sorella maggiore splendido secondo posto, davanti all'altra trentina Chiara Betti. Trionfo azzurro, con Sighel nel quartetto insieme all'altro trentino Thomas Nadalini, anche nella staffetta maschile che ha chiuso il programma della competizione continentale
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DRESDA - Fantastica medaglia d'oro, questo pomeriggio, per l'azzurro trentino Pietro Sighel nei mille metri agli Europei di short track in corso a Dresda. Il pinetano figlio d'arte si conferma così campione europeo sulla distanza, dopo l'oro di un anno fa a Danzica.
Poco dopo, nei 500 al femminile, splendido argento per Arianna Sighel (a sinistra nella foto qui sotto scattata subito dopo la premiazione), sorella maggiore di Pietro, che ha preceduto di un gradino sul podio all'altra trentina Chiara Betti (a destra nella foto), nella gara vinta dall'ungherese Petra Jaszapati.
Famiglia Sighel da sogno, dunque, sulla scia degli storici allori di papà Roberto.
Il trentino nei mille, in scena oggi verso le 16, ha preceduto l'olandese Jens van 'T Wout e l'altro azzurro Luca Spechenhauser, valtellinese ventiquattrenne. Ieri Pietro Sighel, 25 anni, ha conquistato invece l'argento nei 500 metri.
Trionfo azzurro anche nella staffetta maschile che ha chiuso il programma della competizione continentale: medaglia d'oro per il quartetto composto dall'altro trentino Thomas Nadalini, Lorenzo Previtali (Bergamo), ancora Pietro Sighel e Luca Spechenhauser (Sondalo). Argento alla Polonia, bronzo al Belgio, squalificata l'Olanda dopo un rischioso contatto fra un orange e uno degli azzurri.
Tra le donne nei 1500 argento per la bresciana Gloria Ioratti e bronzo per la valtellinese Elisa Confortola.
Oggi nella finale dei 500 caduta invece per Arianna Fontana, ieri in grande evidenza: in Europa sette anni dopo torna a vincere il titolo continentale, di nuovo a Dresda come allora, nei 1000 e poi fa il bis sempre del metallo più prezioso dando il suo contributo regale anche alla staffetta.
Lei che a 34 anni punta dritto alla sua sesta partecipazione ai Giochi. Da record, la seconda da disputare in casa dopo l'esordio da quindicenne a Torino 2006.
A Milano-Cortina con nuove motivazioni e un'altra sfida, quella di partecipare anche nel pattinaggio di velocità. A questo sta lavorando la valtellinese che ha girato il mondo con base in Usa proprio per affinare al meglio tecnica e muscoli e arrivare ai Giochi del prossimo anno ancora da n.1: short track e speedskating alle Olimpiadi di casa alle quali arriverà comunque come la più titolata di sempre (11 medaglie). E lo farà per i colori azzurri, nonostante si alleni per gran parte dell'anno in America con il marito coach Antony Lobello e in un momento sembrava potesse passare alla corte degli Usa. Dopo le polemiche e il processo federale sulle accuse di sabotaggio mosse dalla stessa Fontana ad alcuni compagni di nazionale che l'avrebbero spinta per farla cadere (assolti dal tribunale della federghiaccio) la campionessa lombarda rilancia.
A Dresda, alla Joynext Arena, intanto si prende il titolo continentale in 1'32"567, 320 millesimi più veloce dell'ungherese Petra Jaszapatia, a chiudere il podio l'altra azzurra Elisa Confortola.
Per Fontana è il quattordicesimo titolo continentale su distanza singola a livello individuale della carriera, il quarto sui 1.000 metri, il primo dal 2018: si era imposta l'ultima volta proprio in un'edizione disputatasi nella città tedesca.
Ma la giornata ha regalato anche un altro oro e c'è sempre lo zampino di Fontana che si mette al collo l'ennesima medaglia del metallo più prezioso con la staffetta (nel quartetto anche Betti, Confortola e Ioriatti) che si è piazzata davanti a Ungheria e Polonia. In semifinale è stata impiegata anche Arianna Sighel, salita dunque sul podio assieme alle compagne. E con la staffetta i titoli continentali per Fontana sono 18 in tutto.