Sara Piffer, una promessa del nostro ciclismo: due volte campionessa trentina, era stata ai Mondiali under 18
Dalle prime pedalate con il Montecorona, era adesso approdata nel campionato élite: aveva brillantemente preso la maturità, ed era pronta per la sua seconda stagione al top
GIOVO. La tragedia di Mezzocorona ci ha portato via uno dei più limpidi talenti sportivi del Trentino.
Sara Piffer ha mosso i primi colpi di pedale nella squadra del suo paese, la gloriosa Us Montecorona di Palù di Giovo, società che già lo scorso anno aveva pagato un pesante tributo di sangue con la morte in un incidente a Civezzano del campione Matteo Lorenzi di 17 anni.
Piffer ha poi vestito la maglia del Velo Sport Mezzocorona, seguita da sempre da vicino dal papà Lorenzo, per poi passare alla categoria junior con il Lady Team Zuliani prima e con il Team Wilier Chiara Pierobon poi.
Da under 18 ha vestito la maglia azzurra ai Mondiali di Glasgow, chiuso al 18° posto. Nelle categorie giovanili ha sempre avuto un feeling particolare con la vittoria, promessa delle due ruote trentine. Si era laureata campionessa trentina per due ann idi fila nel 2019 e 2020.
Nel 2024 era approdata alla categoria élite con il team Mendelspeck di Laives, portato in trionfo il 12 maggio scorso al Gp di Corridonia, nelle Marche e nella crono trentina di Verla/Maso Roncador aveva sfiorato il bersaglio classificandosi in seconda posizione. "Ottima stradista e brava anche in pista, Sara è stata vice campionessa d'Italia della Madison nel 2021", si legge sul sito tuttobiciweb.
Conseguita la maturità scolastica (con il massimo dei voti), era prossima a iniziare la sua seconda stagione nella massima categoria del ciclismo femminile.