Olimpiadi Milano-Cortina, budget da 1,7 miliardi: volano i biglietti per le gare
Via libera del cda del comitato organizzatore. La Fondazione: «L’obiettivo resta il pareggio di bilancio». Malagò: «Il Cio ci ha fatto i complimenti ma manca ancora molto». Il 6 febbraio la cerimonia di apertura
MILANO. "L'obiettivo primario" resta "il pareggio di bilancio", da cui dipende l'erogazione dei livelli di servizio, ma, a dieci mesi dalle gare, la Fondazione Milano Cortina 2026 può iniziare a sorridere.
Il cda del comitato organizzatore delle prossime Olimpiadi invernali, che tornano in Italia per la terza volta dopo Cortina 1956 e Torino 2006, ha approvato all'unanimità il 'budget lifetime', che ammonta a 1,7 miliardi di euro. La cifra, spinta in alto da sponsorizzazioni e ticketing, che stanno andando a gonfie vele, è inferiore a quella di altre edizioni a cinque cerchi, compresa quella di Francia 2030, ma è comunque ritenuta adeguata. Quella del prossimo anno sarà dunque una Olimpiade invernale all'altezza delle aspettative.
Il via libera al budget è arrivato dopo un Cda fiume, convocato lo scorso 27 marzo e chiuso soltanto ieri 10 aprile. Due settimane durante le quali le 60 direzioni della Fondazione, il comitato organizzatore di Milano-Cortina, hanno effettuato gli approfondimenti necessari a verificare i 'livelli di servizio' che potranno essere erogati. E che sono ritenuti appunto adeguati. "A che punto siamo con i lavori? Abbiamo guadagnato moltissimo del tempo perduto, siamo in linea con i cronoprogrammi. Abbiamo avuto i complimenti a scena aperta dal Cio, ma manca ancora molto", osserva il presidente del Coni Giovanni Malagò. "L'Italia è un grande Paese, ma che ha il difetto di saper pianificare poco - aggiunge -. Scattano mille alibi, molti di carattere politico. I primi anni sono stati condizionati da aspetti esogeni, come Covid e guerre, abbiamo lavorato con governi diversi, Conte1, Conte 2, Draghi, Meloni, interlocutori sempre diversi. Anche nella mia testa ci sono alibi. Siamo partiti con una governance, un modello, con un cda e con un amministratore delegato. Ora è diverso".
L'obiettivo resta comunque puntato sul 6 febbraio, data della cerimonia di apertura della 25esima edizione dei Giochi olimpici invernali e, ricorda Malagò, delle prove di discesa libera a Cortina in cui i tifosi sperano di vedere impegnata Federica Brignone. "Abbiamo la stessa scadenza - dice il numero 1 del Coni - L'ho sentita molto molto determinata, molto sul pezzo. Dobbiamo farci trovare entrambi pronti".