Atletica, in Europa volano gli azzurri: oro per Jacobs, Simonelli e Fabbri
Nuove soddisfazioni ai Campionati continentali in corso a Roma: ieri sera le medaglie sono arrivate a quota dieci, dopo due giorni di gare. Svettano Lorenzo Simonelli nei 110 ostacoli e poco dopo il campione olimpico Marcell Jacobs nei 100 (secondo l'altro italiano Ali), nel peso trionfa il toscano. Mattia Furlani, argento nel salto in lungo
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ROMA. Pioggia di medaglie per gli azzurri agli Europei di atletica. Doppietta nei 100 metri con l'oro di Marcell Jacobs e l'argento di Chituru Ali. Altri due primi posti con Leonardo Fabbri nel getto del peso e Lorenzo Simonelli nei 110 ostacoli.
Mentre Mattia Furlani ha conquistato l'argento nel salto in lungo e Francesco Fortunato il bronzo nella gara dei 20 km di marcia.
La velocità dunque regala la doppia cifra all'Italia nel medagliere. Sono dieci, infatti, i metalli in totale dopo due giorni di Europei a Roma con una serata che si chiude nel modo più dolce: ovvero con gli ori di Lorenzo Simonelli nei 110 ostacoli e poco dopo con quello del campione olimpico di Tokyo, Marcell Jacobs, nei 100.
Ma nella stessa gara c'è spazio anche per l'argento di Ali. Quindi sono sei le medaglie in una sola notte, con 3 ori azzurri in 42 minuti, un qualcosa mai successo prima nella storia dell'atletica italiana.
Ma i riflettori sono comunque tutti per Marcell che due anni dopo Monaco si conferma campione d'Europa e lo fa con il tempo di 10.02.
Non scende ancora sotto i dieci, ma è comunque la miglior prestazione della stagione dopo una crescita che nelle ultime uscite è stata costante a cominciare dal 10.11 di Jacksonville, fino ad arrivare al 10.07 dello Sprint Festival di Roma e poi il 10.03 di Oslo. In mezzo il 10.19 di Ostrava che aveva destato preoccupazione, ma a 57 giorni dall'eventuale finale dei 100 metri di Parigi (in programma il 4 agosto allo Stade de France), Jacobs - seppur senza grandissimi avversari - ha risposto presente davanti al suo pubblico. Eppure Marcell si aspettava di "correre più forte". Vistosa, invece, la zoppia alla fine della corsa, ma che non preoccupa per ora l'azzurro.
"Ho avuto un po' di affaticamento al polpaccio, ho sentito che si iniziava a chiudere un pochino: ma l'importante è uscire da qui da campione europeo - ha detto -. Adesso continuiamo a lavorare, sapevo che non sarei arrivato nelle migliori condizioni dell'anno ma sono contentissimo per questa medaglia".
La festa tricolore, poi, si completa con l'argento di Ali in 10.05. Mentre prima della doppietta nei 100m a esultare all'Olimpico è stato Lorenzo Simonelli che nei 110 ostacoli piazza un 13.05 per un tempo da medaglia olimpica a Parigi. Il 22enne romano distrugge il primato italiano assoluto, registrando il secondo posto delle graduatorie mondiali 2024 alle spalle solo di Grant Holloway (13.03). "Voglio rivedere la finale, ma penso di aver fatto una gara bellissima, 13.05 non me lo aspettavo proprio", ha commentato a caldo. Ma lui cresce come "tutto il resto del movimento", ha spiegato. "Ho visto i risultati di Tokyo e ho detto 'ci voglio arrivare anche io'". E non è detto che a Parigi non ci riesca.
FABBRI
"Sono contento perché finalmente ho vinto qualcosa. Adesso si festeggia e poi penso a fare grandi cose, perché ancora non sono al top.
I miei sono tutti lanci controllati, c'è tanto margine e quasi mi spaventa pensare a quello che posso valere. Voglio attaccare gli americani".
Sono queste le parole di Leonardo Fabbri, lanciatore del peso azzurro, ai microfoni della Rai, subito dopo la vittoria del titolo europeo L'atleta italiano, poi, racconta le emozioni provate: "Non mi sono piaciuto molto nel primo lancio, ho patito un po 'il caldo, ma oggi andava vinta. E' stato bellissimo, mi sono divertito moltissimo, questo è un bel passo in avanti, ho mantenuto la concentrazione. Prendo il peso senza pensare a niente e lo butto a 22 metri, quindi va bene. Ero molto fiducioso, avessi vinto con 21,30 non sarei stato felice", prosegue. Infine un pensiero al compagno di nazionale, Zane Weir, perché "fino a una settimana fa era con le stampelle, non so se sarei stato coraggioso come lui. Complimenti a lui".
SIMONELLI
"Cresco perché è cresciuta tanto l'atletica italiana. Ho visto i risultati di Tokyo e ho detto 'ci voglio arrivare anche io'.
Mi sto allenando con più determinazione. Stiamo facendo tutti dei miracoli. In casa poi è ancora più magico". Lo ha detto Lorenzo Simonelli, oro nei 110 ostacoli agli Europei di Roma, alla Rai.
"Sono entusiasta - ha proseguito - sono qui che avevo tanta voglia di fare e in batteria mi sentivo bene. Voglio rivedere la finale, ma penso di aver fatto una gara bellissima, 13.05 non me lo aspettavo proprio".
FURLANI
"È stata la gara più bella della mia vita, ma con dei piccoli errori tecnici dati dalla foga della competizione.
Si può fare molto meglio, con il tempo e lavorando bene questi aspetti arriveranno.
Oggi è stato un grande test, bisogna continuare su questo strada". Lo ha detto, ai microfoni Rai, Mattia Furlani, argento nel salto in lungo agli europei di atletica leggera in corso a Roma.
"Sono fiero di tutto coloro che mi hanno seguito - ha aggiunto Furlani -. Come ho detto a Glasgow, è solo l'inizio di una lunga serie, c'è una crescita mentale, biologica e tecnica ancora da fare". Infine sui successi dell'Italia fin qui a questi europei: "Impressionante.Lo abbiamo dimostrato in campo, tutti sono concentrati e precisi su quello che c'era da fare.
Bisogna solo lavorare con tranquillità".