Facebook come circolo letterario: la nuova sfida di Zuckerberg
Tra le sfide personali per l’anno nuovo c’era stata in passato quella di «mangiare solo carne di animali uccisi da lui» ma anche di imparare il Mandarino ispirato dalla moglie Priscilla Chan, lingua poi sfoggiata di recente in un incontro con gli studenti in Cina.
Quest’anno Mark Zuckerberg vola alto: trasformare Facebook in un circolo letterario. «Leggerò un libro ogni due settimane e lo potremo commentare assieme», scrive in un post ufficiale il fondatore del social network più popolare al mondo.
Primo libro con cui si cimenteranno Zuck e i suoi utenti, un volume non da poco: «La fine del potere» del politologo Moises Naim.
Pochi giorni fa Zuckerberg aveva chiesto agli iscritti a Facebook di suggerirgli sfide personali per il nuovo anno. È arrivata una valanga di consigli, tra questi molti di tipo letterario. Così il giovane miliardario ha deciso di farli suoi.
«Sono molto emozionato da questa sfida. I libri ti permettono di esplorare e immergerti in nuovi argomenti molto più di quanto, oggi, non ti consentano i media. Tra le mie intenzioni future c’è proprio quella di far virare la mia dieta mediatica sempre più verso i libri», dice.
Tra i testi su cui si orienterà Mark Zuckerberg ci sono prevalentemente quelli che trattano di «culture diverse, storie, credi e tecnologie». Per discutere dei libri Zuck ha anche aperto su Facebook la pagina «A Year of Book» che in poche ore ha già raccolto oltre 80 mila «mi piace», destinati a crescere.
«Vi aggiornerò su cosa sto leggendo. Potete partecipare liberamente se avete letto lo stesso libro e avete commenti pertinenti da aggiungere. Il gruppo sarà moderato per restare focalizzato su questi argomenti».
Il volume dello scrittore e giornalista venezuelano Moises Naim «La fine del potere» è stato pubblicato nel 2013 e racconta di come sia cambiato il concetto e la natura di leadership.
«È un libro - scrive Zuck - che si occupa di come il mondo stia cambiando e come gli individui stiano assumendo quel potere che in passato era tradizionalmente nelle mani di governi, militari e altre istituzioni. Un trend - non perde occasione di sottolineare il fondatore della piattaforma Internet più popolare al mondo -, quello di dare alle persone più potere, in cui credo profondamente».