Energia solare e smartwatch nel futuro di Apple dopo il record
Cambiare la vita delle persone con un orologio intelligente per davvero, e il futuro del Pianeta dando il buon esempio (più un lauto investimento) nel settore delle energie rinnovabili: l’ambizione instillata in Apple da Steve Jobs ha trovato un degno testimone in Tim Cook, che per l’avvenire della Mela pensa in grande
Cambiare la vita delle persone con un orologio intelligente per davvero, e il futuro del Pianeta dando il buon esempio (più un lauto investimento) nel settore delle energie rinnovabili: l’ambizione instillata in Apple da Steve Jobs ha trovato un degno testimone in Tim Cook, che per l’avvenire della Mela pensa in grande. Intervenendo alla conferenza annuale sulla tecnologia organizzata da Goldman Sachs, il numero uno della casa di Cupertino ha delineato la nuova rotta, in un annuncio che ha portato la compagnia al risultato clamoroso di essere la prima, nella storia americana, a chiudere a Wall Street con una capitalizzazione di mercato superiore ai 700 miliardi di dollari, quasi quanto il Pil dell’Olanda.
La spinta al valore di Apple è arrivata dalla notizia del maxi investimento da 850 milioni di dollari in un impianto solare in California, grande come 750 campi da calcio, che alimenterà i due campus e 52 negozi della società nello Stato Usa. L’accordo con First Solar per realizzarlo è «il più grande e coraggioso progetto di sempre», ha detto Cook. «Sappiamo che il cambiamento climatico è reale, e pensiamo che il tempo per parlare sia passato e che il tempo per agire è ora».
Ambientalismo a parte, l’intervento di Cook è stato a 360 gradi, dall’Apple Pay, il sistema di pagamento via iPhone che «rispetta la privacy», alla partnership con Ibm per soluzioni aziendali. Soprattutto, il Ceo di Cupertino si è soffermato sull’Apple Watch, il primo prodotto completamente nuovo ad arrivare sugli scaffali, ad aprile, dopo la morte di Jobs.
Nel settore degli smartwatch la Mela non arriva per prima, ma punta a essere la più incisiva. Prima dell’avvento dell’iPod, i lettori Mp3 «avevano un’interfaccia utente pessima e serviva una laurea per usarli. La categoria degli smartwatch è simile: ci sono diversi oggetti chiamati “orologi intelligenti”, ma non sono sicuro che si possano definire così. Non ce n’è stato uno che abbia cambiato il modo di vivere della gente», ha affermato Cook. «Noi vogliamo cambiare il modo in cui vivete».
A sorprendere, dell’orologio che ha le sue app, dialoga col telefono e monitora i parametri vitali, sarà l’ampio ventaglio delle cose che si potranno fare, così tante che ciascuno troverà quella senza cui non potrà più vivere, ha proseguito Cook, evidenziando la funzione che avvisa quando si sta fermi per troppo tempo: «Molti medici pensano che la sedentarietà sia il nuovo cancro. L’attività fisica è fondamentale».
Ciò di cui il Ceo non ha parlato è un’antica passione, mai soddisfatta, di Apple: la tv. Dal 2009 la compagnia ha tentato più volte di inserirsi nel mercato televisivo e ora, secondo indiscrezioni, starebbe trattando con alcune reti televisive per fornire un servizio di tv a pagamento in streaming, via internet. L’idea sarebbe di vendere pacchetti di programmi, e non di fornire un intero palinsesto come le classiche pay-tv. In sostanza la Mela non punterebbe a reinventare la tv ma a ridefinirne il funzionamento, offrendone una sua versione che, come sempre, metta al centro l’esperienza dell’utente.
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