«Ripugnante razzismo sui rom» Colleghi contro Buonanno (Lega)
Sta suscitando reazioni indignate più in Europa che in Italia l’incredibile affermazione fatta e ripetuta dall’europarlamentare Gianluca Buonanno (Lega Nord), durante il programma tv «Piazza pulita» a La7: «I rom sono la feccia della società», ha detto.
Buonanno, peraltro, continua a rivendicare l’affermazione e si lamenta perché Fb non la reputa accettabile nel social netwoprk: «Citerò Zuckerberg per danni e gli chiederò 10 milioni di euro. Mi ha bloccato su Facebook e ha rimosso un mio video. Mi ricorda il Califfo, forse ha origini rom...», ha detto ai microfoni di Radio24.
Fra le prime reazioni, quella di Diana Pavlovic, attrice e responsabile della fondazione Rom-Sinti, insultata dall’europarlamentare leghista in diretta tv: «Matteo Renzi è un premier giovane e democratico. Lo prego di reagire a quanto ha detto Gianluca Buonanno: non è accettabile che le istituzioni restino in silenzio nei confronti di chi ha definito “feccia” un pezzo di questo Paese e dell’Europa».
Pavlovic sottolinea che sinora, da parte del governo, è intervenuta solo Giovanna Martelli, consigliera del premier per le pari opportunità. «Spesso c’è timidezza, c’è silenzio. C’è l’imbarazzo di chi pensa che parlando di rom si perdono voti.
Non s’è trattato solo di un offesa personale, ma rivolta a un intero popolo che in Europa conta dodici milioni di persone, ai valori della democrazia. Frutto di una campagna violentissima contro di noi che la Lega porta avanti da vent’anni».
Oggi Diana Pavlovic è arrivata al Parlamento di Bruxelles, dove grazie alla iniziativa del vicepresidente Davide Sassoli (Pd) ha ricevuto la solidarietà di tanti eurodeputati, italiani, nel corso di un incontro molto partecipato. Tra loro i democratici Toia, Bettini, Viotti, Kyenge e Schlein, gli esponenti della Lista Tsipras Spinelli e Maltese e il grillino Corrao. Ma anche diversi stranieri come la svedese Soraya Post, il rumeno, anche lui Rom, Damian Draghici e l’austriaco Eugen Freund.
«Ai razzisti e agli xenofobi - afferma Sassoli - diciamo che l’Europarlamento non si gira da un’altra parte, non fa finta di niente. Viviamo una emergenza, quella di assalti razzisti contro ogni minoranza che sono intollerabile nei nostri Paesi. Anche il mondo dell’informazione deve fare grande attenzione: hanno colpito le frasi di Buonanno, ma hanno ferito anche quegli applausi che una parte dello studio ha rivolto ai suoi insulti. Infine un messaggio ai governi a vigilare contro ogni ritorno di odio razziale nelle nostre comunità».
Intervistata a sua volta a Radio24, Diana Pavlovic ha rincarato la dose: «Buonanno? Mi fa paura quello che esprime, mi fa schifo. Lui non è un leghista da bar ma un parlamentare europeo che ha utilizzato un linguaggio che si usava nella Germania nazista. Buonanno ha offeso 500 mila persone morte nei campi di concentramento per i nazisti che pensavano quello che ha detto lui, cioè che i rom sono la feccia della società. Buonanno istiga alla violenza nei confronti dei rom.
Esprime bene il cuore della Lega, Salvini la pensa allo stesso modo, forse Buonanno è meno prudente nell’esprimere le proprie opinioni. Ma è la stessa cosa.
Non stringo la mano a Buonanno - dice ancora la Pavlovic - perché devo stringere la mano a uno che mi dice che sono la feccia dell’umanità? Non gli ho stretto la mano per non sporcargliela, visto che lui è un tipico esemplare di maschio ariano alto, biondo, con gli occhi azzurri, molto colto e molto intelligente e io sono solo una sporca zingara».
La fondazione di George Soros, Open Society, si scaglia contro la Lega e gli insulti di Buonanno a Dijana Pavlovic: «Gli incidenti razzisti come quello accaduto a Dijana Pavlovic su un canale tv italiano sono una minaccia alla società italiana ed europea. Ed è ancora più preoccupante vedere che il governo italiano e l’Ue rendano possibili incidenti razzisti come questo consentendo e finanziando passivamente le espulsioni forzate e l’istruzione e sistemazione segregata dei rom», ha detto in una nota Zelkjo Jovanovic, direttore dell’ufficio rom di Open Society.
Fra le poche voci di reazione che si sono levate in Parlamento a Roma, quella di Giovanna Martelli (Pd): «Quanto dichiarato ieri sera dall’eurodeputato della Lega Nord Gianluca Buonanno a Piazza Pulita è di una estrema gravità. Definire ripetutamente la comunità rom come “feccia della società”» è un’incitazione all’odio, un punto di non ritorno. Il prossimo 8 aprile, Giornata Internazionale dei Rom verrà ricordato in tutta Europa il porrajmos, lo sterminio nazifascista che fece varcare senza ritorno i cancelli di Auschwitz a centinaia di migliaia di rom, uccisi perché considerati, appunto, feccia della società.
Sono indignata - aggiunge la deputata democratica - perché Buonanno con quelle affermazioni non riconosce la persona umana in tutta la sua dignità. Le sue parole contrastano inoltre con la Strategia nazionale di inclusione di Rom, Sinti e Caminanti, voluta fortemente da Bruxelles.
Per questo sto preparando una lettera da inviare al Parlamento europeo per denunciare la forte dissonanza del messaggio dell’eurodeputato rispetto alle chiare indicazioni europee e chiedere di applicare le necessarie sanzioni disciplinari».
Definisce «ripugnanti» le dichiarazioni del politico leghista l’altro deputato Pd Khalid Chaouki, coordinatore intergruppo immigrazione del partito.
«Ripetere più volte che “zingari sono la feccia della società”, criminalizzando così un’intera comunità, tra gli applausi del pubblico, è cosa gravissima e inaccettabile in un Paese civile. La deriva fascio-leghista di Matteo Salvini non può trovare cittadinanza nei mezzi d’informazione sdoganando parole di odio che furono le basi propagandistiche durante il periodo nero del nazi-fascismo.
L’Ufficio nazionale antidiscriminazione razziali ha già segnalato il gravissimo fatto all’Agcom e alle autorità competenti. Noi depositeremo un’interrogazione urgente per fare luce sulla vicenda e verificare se la vergognosa uscita propagandistica dell’eurodeputato costituisca esortazione all’odio razziale in violazione della legge Mancino», conclude.
Reagisce anche il deputato Mario Marazziti, presidente del Comitato sui diritti umani della Camera ed esponente di Democrazia solidale, già noto per l’impegno nella comunità di Sant’Egidio: «Gianluca Buonanno e la sua affermazione sui rom come “feccia” è in linea con lo sdoganamento di inquietanti figure nazi-fasciste europee e con i toni volgari e aggressivi della manifestazione Lega-Pound. La Lega ha rotto gli argini. Ma il razzismo casereccio sui rom esportato in Europa ha il nome e la verve imbarazzante dell’onorevole Buonanno, già autore di “numeri” folcloristici a base di pesci portati nell’aula di Montecitorio».
«Purtroppo - prosegue Marazziti - si raschia il fondo del barile del razzismo europeo, che ha già visto centinaia di migliaia di rom inceneriti nei campi di sterminio nazisti senza che un risarcimento morale e materiale sia mai stato dato a un intero popolo, l’unico popolo europeo d’Europa, prima della nascita dell’Unione. Lo sterminio era stato accompagnato da affermazioni come quelle dell’esponente leghista Buonanno.
Mi scuso con l’intero Parlamento europeo per questo “cattivo” italiano, che incoraggia attivamente comportamenti di discriminazione, per un populismo irresponsabile, scelto con malizia e per motivi di bottega, che fa parte di una storia ancora non conclusa di antigitanismo».
Ma lo stesso Gianluca Buonanno, replicando a Marazziti, conferma i suoi pregiudizi, arrivando persino a sfidare la matematica affermando che «la maggioranza dei delinquenti sono rom zingari».
Ecco il testo della sua replica allle critiche rivoltegli dal deputato centrista: «Da Marazziti arriva la solita retorica buonista. Non c’è bisogno di tirare in ballo la storia o darsi alle ricostruzioni da professorino solo per suscitare consensi a proprio favore. Gli italiani sanno benissimo di cosa sono capaci i rom: delinquenza e sporcizia. Lo so che la verità fa male, ma è questa: è vero che non tutti i rom zingari sono delinquenti ma è vero che la maggioranza dei delinquenti sono rom zingari. Chiudere gli occhi significa fare il gioco dei violenti. Non credo che sia una colpa, quella della Lega, di difendere gli italiani.
Tutt’altro. Di certo gli italiani non si tutelano con il buonismo di Marazziti».