Yahoo! in crisi taglia il 15% dei lavoratori e lascia l'Italia
Un nuovo piano di rilancio, per rendere Yahoo! più snella e agile per affrontare le sfide. Marissa Mayer propone un taglio del 15% della forza lavoro e la chiusura di alcune sedi, fra le quali quella di Milano. Una chiusura con cui dice addio all’Italia e mette in mobilità i 40 dipendenti. Misure dolorose ma necessaria in mancanza dell’attesa ripresa che da anni ancora non si materializzata.
Parallelamente al piano, Yahoo! valuterà le propria opzioni strategiche, non escludendo la vendita della attività web e degli asset no core. Le mosse non piacciono a Wall Street, dove i titoli Yahoo! arrivano a perdere il 7,50%.
Due strade, una illustrata dall’amministratore delegato e una dal presidente, che potrebbero indicare una divisione al vertice di Yahoo!, con Mayer non favorevole alla vendita ma sotto una crescente pressione per mancanza di risultati, e un consiglio di amministrazione e azionisti stanchi che premono per quella svolta attesa da quando Mayer è arriva nel 2012.
L’amministratore delegato si dice «fiducioso» sulla riuscita del piano che, preservando i ricavi, renderà la società concentrata solo su alcune aree.
«L’aggressivo piano strategico riteniamo accelererà la trasformazione di Yahoo!» afferma Mayer, indicando come il piano «richiede ampi cambiamenti nei prodotti e nelle risorse.
Renderà più brillante il nostro futuro, migliorando la nostra competitività e il nostro appeal per i clienti, gli inserzionisti e i partner». L’annuncio accompagna i conti del quarto trimestre, che si è chiuso con un rosso di 4,4 miliardi di dollari in seguito alle svalutazioni di Tumblr e altri asset.
I ricavi sono saliti dell’1,6% a 1,27 miliardi di dollari. Con il taglio del 15% della forza lavoro, Yahoo! punta a chiudere il 2016 con 9.000 dipendenti e meno di 1.000 contractors, ovvero una forza lavoro del 42% inferiore a quella del 2012.
«Il consiglio di amministrazione ritiene che valutare ulteriori alternative strategiche in parallelo all’esecuzione del piano del management sia nel miglior interesse dei nostri azionisti» mette in evidenza Maynard Webb, il presidente di Yahoo!. Fra le alternative allo studio la possibilità di disinvestire in asset non strategici, quali brevetti, real estate asset no core. Entro la fine dell’anno Yahoo! stima che questi sforzi possano generare fra gli 1 e i 3 miliardi di dollari in contanti.