Replicate, creare un mondo in 3D con lo smartphone
Immaginate di trovarvi in una piazza, scattare una foto con il vostro smartphone e ottenere non solo una semplice immagine da mandare agli amici ma anche un modello 3D dei palazzi che avete appena ritratto. Una volta tornati a casa potreste proiettare l’immagine tridimensionale in una stanza, entrare in questo mondo digitale e modificarlo, smontare e montare pezzi, come fosse una costruzione virtuale.
Può sembrare fantascienza ma è uno dei possibili scenari previsti dalla messa a punto delle tecnologie di REPLICATE (cReative-asset harvEsting PipeLine to Inspire Collective-AuThoring and Experimentation), progetto scientifico europeo coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento. Gli innumerevoli sviluppi potranno spaziare nel campo dell’architettura, dell’arte, dell’intrattenimento e in generale dei servizi tecnologici basati sui media intelligenti, personalizzabili in base alle aspettative degli utenti.
“L'obiettivo di REPLICATE”, spiega Stefano Messelodi, responsabile dell’Unità di ricerca TeV (Technologies of Vision) del Centro ICT FBK, “è realizzare un sistema in grado di sfruttare i sofisticati sensori dei più recenti modelli di smartphone e dispositivi mobili, per permettere una ricostruzione accurata e affidabile di oggetti e ambienti in 3D. Verranno inoltre messe a disposizione interfacce visuali e tattili, applicazioni e piattaforme software per la creazione di contenuti sia in ambito individuale che collaborativo”.
"Grazie a REPLICATE"- sottolinea Paul Chippendale, Project Manager di TeV e coordinatore del progetto - "sarà possibile integrare la ricerca d'avanguardia sulla visione artificiale con le nuove frontiere della Mixed Reality, o realtà ibrida. I contenuti creativi potranno essere resi disponibili a ogni utente, in ogni luogo e in ogni momento, tramite cellulari, tablet e in modalità Cloud. Nel corso del progetto, lavoreremo a stretto contatto con diversi tipi di utenti per capire come le nostre tecnologie possano essere utili in situazioni pratiche. Abbiamo già riscontrato l’interesse di produttori televisivi internazionali”.
Per la Fondazione Bruno Kessler partecipa anche l’Unità 3DOM (3D Optical Metrology), guidata da Fabio Remondino, che metterà a disposizione le proprie conoscenze ed esperienze nel settore del rilievo 3D da immagini. “Le attività di ricerca di 3DOM”, specifica Remondino, “sono legate all’automazione delle procedure fotogrammetriche applicate all’architettura, ai beni culturali, al territorio, all’ambiente. In REPLICATE queste metodologie verranno portate su dispositivi mobili per renderle disponibili a un gran numero di utenti”.
Il progetto, iniziato quest’anno, si concluderà nel 2018 e riceverà dalla Commissione Europea fondi per 3,2 milioni di euro. La Fondazione Bruno Kessler coordinerà il lavoro di centri di ricerca e imprese tra cui ETH Zurich (Svizzera), Fraunhofer Heinrich Hertz Institute (Germania), t2i - transferimento tecnologico e innovazione (Italia), Wikitude (Austria), Gameware (Gran Bretagna) e Animal Vegetable Mineral (Gran Bretagna).