Campagna elettorale social Top Fraccaro, Fugatti, Dellai
Di cartelloni elettorali e spot tivù se ne sono visti pochi, almeno finora. A meno di due settimane dal voto sembrano tirare più i santini distribuiti ai gazebo allestiti nei principali centri del Trentino, frequentati dai candidati dei diversi partiti che in questo periodo stanno macinando centinaia di chilometri al giorno - dalla Val di Fassa all’Alto Garda - tra incontri e dibattiti.
Ma la campagna elettorale si gioca inevitabilmente anche sui social network, dove è scattata la battaglia a suon di like, follower e condivisioni su Facebook e Twitter, passando per Instagram. Spesso i profili personali sono più aggiornati delle pagine ufficiali, spesso sponsorizzate per raggiungere il maggior numero di potenziali elettori; non vengono pubblicati solo video e foto promozionali, ma anche la rassegna stampa (in barba al copyright).
FACEBOOK, LA TOP 4
Tra i candidati trentini nei collegi uninominali, re indiscusso dei social è il deputato uscente Riccardo Fraccaro, braccio destro del leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio: forte del seguito a livello nazionale, ha collezionato 49.702 «Mi Piace» sulla sua pagina Facebook, dove non si definisce «politico» ma «personaggio pubblico». I suoi post fanno incetta di like e condivisioni, ma quasi mai Fraccaro (o il suo social media manager) interagisce con i sostenitori o con chi lo critica. Al secondo posto si posiziona il segretario trentino della Lega Maurizio Fugatti, con 14.357 like: parla di Valdastico e chiusura dei punti nascita. Pur avendo un ottimo numero di seguaci, i post del leghista raccolgono raramente dei commenti. Medaglia di bronzo all’assessore Tiziano Mellarini, candidato della Civica Popolare con 6.591 follower, che però dall’inizio della campagna elettorale ha pubblicato appena 5 post: pochi contenuti originali ma condivisioni da altre pagine. L’ex governatore Lorenzo Dellai (Civica Popolare) si posiziona al quarto posto con 6.416 like.
SNOBBATI DAI FOLLOWER
Poca fortuna hanno avuto finora le pagine di Roberto Bordin (Potere al Popolo, 5 Mi Piace e un sito internet dedicato), Carmen Martini (M5S, 8 like e meno di un commento per ogni post) e Gianni Marzi con Andrea de Bertoldi (Cinque Stelle il primo, Fratelli d’Italia il secondo), accomunati dall’avere appena 33 seguaci.
L'AIUTINO DI PARTITO
Per loro fortuna i singoli candidati alle politiche hanno alle spalle la macchina organizzativa dei partiti, siano essi piccoli o grandi. Le diverse pagine dei movimenti politici «spingono» le persone in corsa alle elezioni del 4 marzo promuovendo incontri pubblici e contenuti preparati dai partiti nazionali. La sezione trentina di CasaPound è quella con il maggior numero di like, che raggiungono quota 5.135 unità: i commenti dei seguaci vengono valorizzati e l’organizzazione propone foto di gazebo e «passeggiate antidegrado». Molto seguita è anche la pagina della Lega Nord Trentino (4.361 Mi Piace), ma in questo caso difficilmente vengono superate le 10 reazioni per ogni post, come se le migliaia di seguaci fossero indifferenti rispetto alle notizie condivise. In terza posizione si classifica il Patt, con 2.977 like che propone contenuti specifici, interviste (anche con traduzione nel linguaggio dei segni) e video del «backstage elettorale» con il senatore uscente Franco Panizza. La pagina meno fortunata è quella di Noi con l’Italia, quarta gamba del centrodestra, con appena 26 like. Solo il centrosinistra ha aperto una pagina di coalizione, per mettere d’accordo tutte le componenti (500 seguaci). E il Pd si ferma a quota 1.446 like.
TWITTER E GLI ALTRI CANALI
Il social dell’uccellino azzurro è tra i preferiti dai politici, anche se qualcuno pur avendo aperto un account non ha mai pubblicato nulla. Non è certamente il caso di Fraccaro, che raggiunge quota 28.500 follower e nel corso degli anni ha «cinguettato» 3.963 volte. Lorenzo Dellai conta invece 3.798 seguaci che raggiunge saltuariamente per informarli sulle diverse iniziative (l’ultimo tweet è del 15 febbraio, quando ha scritto: «Sto provando a usare un canale di #telegram». Terzo in classifica è Maurizio Fugatti, con 1.536 follower. Ultima in classifica è l’ex consigliera di parità (candidata del centrosinistra) Eleonora Stenico, che ieri ha twittato per la prima volta ma solo 2 internauti sembrano essersi accorti di lei. Guardando dunque a Instagram, strumento dedicato alle foto, la sfida è vinta dal grillino Fraccaro (1.322 like), seguito dal leader di CasaPound Filippo Castaldini (454 seguaci, ma il suo è un account privato), la forzista Donatella Conzatti (351 follower, propone immagini della campagna e dei figli, oltre che dei suoi piedi con lo smalto nero) e Tiziano Mellarini (322, in una foto annusa uno speck).
PROFILI RIPULITI E POCHI HASHTAG
Gli spin doctor si sono preoccupati di ripulire profili e pagine social prima che venissero ufficializzati i nomi dei candidati. Così si sono evitati spiacevoli scivoloni (ma nelle prossime settimane tutto può succedere). Ciò che si nota, in ogni caso, è un approccio timido alle varie piattaforme, dove in pochi utilizzano le parole chiave con gli hashtag. Di certo sono in molti a investire nella sponsorizzazione dei contenuti per intercettare il maggior numero di elettori con costi tutto sommato contenuti. Non male, in un’epoca in cui i partiti sono rimasti orfani del finanziamento pubblico.