Autismo, musei senza barriere: il progetto a Mantova
Si chiamano «agende visive»: rappresentano il percorso museale di Palazzo Te e di Palazzo San Sebastiano, messo in digitale e da stampare su carta. Sono, però, fondamentali per consentire ai bambini autistici di partecipare, con i loro compagni di classe durante una gita scolastica, alla visita per ora dei due principali musei comunali di Mantova.
Il nuovo progetto «Autismo-musei senza barriere», l’unico in tutta la provincia e uno dei pochi già attivi in Lombardia, è stato presentato in Comune a Mantova dai suoi autori: la cooperativa sociale Solco, il Comune di Mantova e i musei civici. Semplice il funzionamento del progetto. L’area didattica dei musei civici di Mantova, nel momento in cui viene a conoscenza della presenza di uno o più bambini autistici in gita scolastica, invia direttamente via mail l’agenda visiva alla scuola, preparata da psicologi e altro personale specializzato. Una volta scaricato il materiale, insegnanti e genitori possono mostrare le immagini del percorso museale al bimbo con autismo, preparandolo poi alla successiva visita insieme agli insegnanti e all’educatrice ad personam e ai suoi compagni di classe.
In questo modo, sostengono gli ideatori del progetto, «i bambini autistici vincono la paura dei cambiamenti e superano l’eccessiva stimolazione sensoriale che a volte li disorienta. E con l’agenda visiva riescono a partecipare alla visita programmata al Te assieme ai compagni di classe».