Nei laboratori di Povo il nuovo macchinario per ridurre le Pm10 dei freni
Presentato nei laboratori del Polo Ferrari a Povo un dinamometro inerziale ad alto contenuto tecnologico, una speciale strumentazione per la ricerca che renderà ancora più stretta la collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento e la multinazionale dell’automotive Brembo Spa volta a studiare come ridurre le emissioni di particolato legate all’usura dei sistemi frenanti.
«Grazie anche a questo macchinario sarà condotto un lavoro particolare sulla concentrazione, la morfologia e la composizione chimica delle emissioni di particelle elaborando un modello di riferimento che consenta di simulare i meccanismi di produzione ed emissione delle particelle, in modo da disporre degli strumenti adatti per controllare e contenere le emissioni.
La ricerca permetterà di mettere a punto cuscinetti e dischi frenanti per l’automotive dal nuovo design e rivestimenti particolari in grado di abbattere le emissioni inquinanti», ha detto Giovanni Straffelini, referente scientifico della collaborazione per il Dipartimento di Ingegneria industriale di Trento. «I nuovi materiali e sistemi - ha aggiunto - saranno testati in differenti condizioni di usura, in condizioni di traffico cittadino, su strade di montagna e in diverse condizioni ambientali, utilizzando proprio le capacità di simulazione della nuova strumentazione inaugurata oggi».