Reati via Web, l'anno scorso 4 arresti e 160 indagati in Trentino Alto Adige
Il bilancio dell'attività della polizia postale: monitoraggio costante su circa 7.000 spazi virtuali in rete, invito alla formazione sui rischi connessi all'uso delle nuove tecnologie e sul corretto utilizzo dei social network
IL CASO Rubati e divulgati online i dati di 100mila persone trentine
TRENTO. Anche in Trentino va tenuta alta la guardia sulla presenza di un rischio legato alle attività illecite in ambito digitale.
Lo indicano i dati della polizia postale.
L'anno scorso, l'attività operativa del Compartimento polizia postale e delle comunicazioni Trentino Alto Adige si è concentrata su circa 800 casi nelle diverse materie specialistiche, dai quali ne sono conseguite 47 perquisizioni, con 160 persone indagate e 4 soggetti arrestati.
Nel corso dell'anno sono state trattate circa 4.000 segnalazioni pervenute da cittadini per problematiche derivanti dall'uso delle nuove tecnologie di comunicazione.
Sul fronte preventivo è stato svolto un monitoraggio costante su circa 7.000 spazi virtuali in rete, per tutti quei fenomeni legati all'estremismo religioso, terroristico ed attività legate alle circostanze emergenziali (sanitarie ed altro).
Anche per l'anno appena trascorso, gli operatori della polizia postale hanno intrattenuto, con interventi realizzati in prevalenza in videoconferenza, incontri educativi con insegnanti studenti e genitori, sui rischi connessi all'uso delle nuove tecnologie e sul corretto utilizzo dei social network, raggiungendo 10.500 studenti, più 1.400 docenti e circa 1.000 genitori.