A Trento il dottorato in scienze e tecnologie spaziali: sarà coordinato da Roberto Battiston
Il noto docente dell'ateneo locale, già presidente dell'Agenzia spaziale italiana, alla guida della nuova iniziativa che coinvolge un consorzio di venti università e sette enti di ricerca nazionali
IL PERSONAGGIO Battiston fra i 10 super-esperti europei sul futuro dell’esplorazione del cosmo
ROMA. Nasce nell'Università di Trento il dottorato nazionale in Space Science and Technology (Dn-Sst), coordinato dal fisico Roberto Battiston dell'Università di Trento e già presidente dell'Agenzia spaziale italiana (Asi) dal 2014 al 2018.
Il corso vede la partecipazione di un consorzio di 20 università e sette enti di ricerca nazionali.
"L'Italia ha una importante tradizione nel settore spaziale, che ha visto negli anni sessanta il nostro Paese al terzo posto nella corsa allo spazio, e che - ha detto Battiston - oggi è rappresentata da una filiera completa che va dalla formazione universitaria, alla ricerca, all'industria, con capacità realizzative che vanno dalle costellazioni di piccoli satelliti alle telecomunicazioni, dalla scienza fondamentale alla tecnologia, dai servizi di osservazione della terra a quelli di lancio".
Il corso di dottorato è organizzato in 7 diversi curricula dedicati all'approfondimento nei vari settori dell'attività spaziale e che vanno dalla scienza all' ingegneria, includendo anche le scienze biomediche e quelle giuridico-economiche.
"L'ingente investimento del Pnrr nel settore spaziale - ha aggiunto Battiston - conferma l'impegno del Paese in questo settore, rendendo il dottorato nazionale Sst uno strumento attuale per contribuire a formare la nuova generazione di specialisti che parteciperanno alla rivoluzione del "new space" a cui assistiamo in Italia e nel mondo".