Sul ponte di Renzo Piano veglia il «Bisonte» dell’azienda iWim di Spini di Gardolo
L’impresa trentina monitora i passaggi dei mezzi su un centinaio di infrastrutture delicate e ne garantisce la sicurezza d’utilizzo. Il metodo di pesatura dinamica è stato fondamentale anche nella progettazione del nuovo ponte di Genova
ECONOMIA Imprese trentine e altoatesine a confronto
TRENTO. È progettato, realizzato in Trentino e controllato da qui il sistema di sicurezza del nuovo ponte San Giorgio sul torrente Polcevera di Genova. L'opera progettata da Renzo Piano per sostituire il Morandi crollato il 14 agosto 2018 si basa infatti su tecnologia "made in Spini di Gardolo" per il controllo dei carichi che lo percorrono quotidianamente.
"Bisonte" è il nome del sistema di pesatura dinamica dei veicoli in transito progettato e costruito dalla iWim di via Kufstein. È composto da due piastre in acciaio inox dotate di sensori in fibra ottica e installate a filo pavimentazione per essere collocate in ambito urbano, extraurbano, autostradale, su ponti, viadotti e caselli. Le due piastre riescono a calcolare il peso del mezzo in transito e sono collegate ad un datalogger (memoria) che le invia al centro di controllo. Se il sistema rileva un sovraccarico rispetto alla portata del ponte o del viadotto lo segnala immediatamente alla centrale per le opportune verifiche.
Fondata nel 2011 in forma di startup quasi come una scommessa, iWim - ormai più conosciuta con il nome del suo prodotto - è guidata da Luca Trainotti, amministratore delegato, e dal commercialista Vittorio Dusini, presidente del cda. Dopo 6 anni di ricerca, sviluppo e prototipazione iWim è l'unico produttore italiano ed uno fra i pochi al mondo di sistemi di pesatura dinamica per veicoli.
«Le pesature dinamiche, ovvero con il veicolo in movimento, - spiega Trainotti - esistono da 50 anni ma non hanno avuto grande sviluppo sul mercato perché non è immediato rilevare il peso di un mezzo in movimento. Si inseriscono infatti una serie di variabili delicate quali velocità, condizioni della strada e del meteo». I produttori sono una decina al mondo.
La caratteristica principale del Bisonte nelle sue tre varianti (per ponti/viadotti; strade/autostrade; caselli autostradali) è l'utilizzo della fibra ottica che garantisce una "vita tecnica" molto lungo, la resistenza delle piastre realizzate in acciaio inox, e il fatto che essendo piazzato a livello strada è facilmente spostabile. Il sistema rileva una lunga serie di dati: peso del veicolo, velocità di transito, classificazione del veicolo, numero e distanza degli assi, larghezza e lunghezza del mezzo oltreché dare un "alert" in caso di passaggio fuori dalle piastre.Il prodotto ha la certificazione internazionale Oiml134 tramite il laboratorio olandese NMi e il formale riconoscimento come strumento di misura utilizzabile a fini legali dal Ministero dell'Economia e diventa il primo sistema di pesatura dinamica omologato in Italia.
Il primo prototipo venne installato una decina di anni fa in A22, ora è diffuso in un centinaio di esemplari in Italia dove, essendo le condizioni strutturali di ponti e viadotti piuttosto precarie, è un imprescindibile sistema di sicurezza visto che (oltre alla cattiva manutenzione) è l'eccessivo e continuo sovraccarico delle infrastrutture a determinarne il crollo. Nel 2020 il Bisonte è stato piazzato anche sul nuovo ponte San Giorgio di Genova e recentemente sulla Gardesana a Cadine. Un esemplare è stato messo sulla strada ad Enego dove vengono convogliati tutti i camion che trasportano a valle gli alberi abbattuti dalla foresta Vaia: serve a controllare che i mezzi pesanti non siano eccessivamente carichi ma anche che qualcuno non sfugga ai controlli.
Sulla Napoli - Salerno i 16 Bisonti controllano i mezzi pesanti e inviano eventuali "alert" per sovraccarico alla polizia stradale. Il sistema è esportato anche in Albania, Colombia e ora nel Sud Est asiatico.Oltre ai due soci titolari, iWim conta una decina di dipendenti, tra cui parecchi ingegneri e matematici. Gli ultimi bilanci superano il milione di euro con oltre 100 mila euro di ricavi, «ma ora - spiega Trainotti - ci prepariamo ad un salto dimensionale visto che abbiamo in pancia contratti piuttosto interessanti che si svilupperanno entro il 2025». Tra i clienti anche Autostrade per l'Italia.