Più di 2.500 spettatori al festival di Informatici senza frontiere
La nona edizione ha visto l'intelligenza artificiale come tema di riferimento e argomento "caldo". La kermesse ha proposto numerosi talk, dibattiti, incontri, laboratori, spettacoli e proiezioni che hanno portato "oltre" la riflessione sull'IA, non solo sui rischi e sulle opportunità ma anche sulle implicazioni etiche e sociali
ROVERETO. Anche nel 2024 e per la nona edizione del Festival informatici senza frontiere l'intelligenza artificiale si conferma non solo il tema di riferimento, ma un argomento caldo e impattante. Dal 24 al 26 ottobre a Rovereto l'appuntamento autunnale con il festival è stato un momento di grande partecipazione ai numerosi talk, dibattiti, incontri, laboratori, spettacoli e proiezioni che hanno portato la riflessione sull'intelligenza artificiale "oltre", con una visione davvero senza frontiere: andare oltre per scoprire gli effetti che l'IA potrà avere nella vita di tutti i giorni, non solo sui rischi e sulle opportunità ma anche sulle implicazioni etiche e sociali dell'utilizzo in campo culturale, industriale, sportivo, artistico e musicale. Nei tanti panel sull'intelligenza artificiale si è parlato di neuroscienze, di psicologia, di etica, Data Act, generative IA, di fake news, di hate speech, di ricerca, con un approccio intersettoriale e aperto. I tre giorni del festival hanno accolto un pubblico di più di 2500 presenze, variegato per composizione ed età, di professionisti, curiosi, studenti universitari e delle scuole secondarie di secondo grado, tra istituti tecnici, scuole professionali e licei provenienti da tutta la provincia. Diversi incontri hanno affascinato i partecipanti, spingendo l'interesse verso un approfondimento inusuale, come il tema delle mappe geopolitiche e la GeoAI affrontato da Maurizio Napolitano, ricercatore i Fbk, o come riconoscere le fake news che si generano intorno all'IA per arrivare a padroneggiare al meglio questo strumento da soggetto attivo e non da soggetto passivo, come ha raccontato Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale. Flavio Bortolotti, in arte Kenobit, uno dei maggiori rappresentanti della scena 8 bit in Italia e nel mondo, ha infiammato la platea della GenZ con la musica suonata live con il Game Boy del 1989 in un mix di brani trap ed elettronici .E ancora, la serata di venerdì 25 ottobre ha visto il celebre conduttore radiofonico Alex Braga raccontare il suo nuovo lavoro Automatic Impermanence in dialogo con A-Mint, un'intelligenza artificiale etica e sostenibile realizzata dall'artista. «Siamo stati compiaciuti di constatare anche in questa nona edizione una grande affluenza di pubblico, fatto di esperti di settore, appassionati, ma anche di tanti giovani - spiega Dino Maurizio, responsabile del festival -. Anzi, soprattutto da parte dei giovani, di Rovereto ma non solo, è stato interessante constatare che l'interesse è vivo, e c'è voglia di approfondire in modo costruttivo e mirato. Quest'anno - conclude Maurizio - abbiamo affrontato argomenti e aspetti diversificati legati all'intelligenza artificiale, permettendo così al pubblico di ampliare interessi e punti di vista». Il Festival Informatici Senza Frontiere torna nell'autunno del 2025, con un appuntamento che lo vedrà festeggiare il suo decimo anniversario e il ventesimo anniversario dell'associazione.