La Moldavia dice sì all'Europa ma per un soffio, interferenze russe nel voto

Ha vinto il sì al referendum pro-Ue in Moldavia. A 19 sezione dalla fine dello scrutinio, il risultato non può più cambiare. Il quesito è stato approvato dal 50,31% degli elettori (742.819 voti), il no al 49,69% è distaccato di meno di 10mila consensi. "Abbiamo combattuto e abbiamo vinto lealmente", ha detto la presidente moldava Sandu, commentando i risultati e le denunce di brogli e interferenze russe.

"Quello che è successo ieri, ma anche negli ultimi anni, è un attacco alla democrazia. I banditi che vogliono tornare al potere ad ogni costo volevano usare la democrazia come una debolezza".

Nelle elezioni presidenziali, Sandu è in vantaggio con il 42%, ma andrà al ballottaggio il 3 novembre con il candidato socialista filo-russo Stoianoglo che è al 26%: 'C'è ancora una battaglia da combattere', commenta.

In Moldavia ci sono state "interferenze senza precedenti" dalla Russia in vista del voto ieri. Il Paese "è stato oggetto di interferenze malevole e manipolazione delle informazioni", "non nelle ultime settimane o giorni" e l'Ue lo ha verificato "sul campo", ha denunciato il portavoce Ue per la politica estera Peter Stano interpellato sull'esito del referendum pro-Ue e delle presidenziali in Moldavia, rinviando a dopo il giudizio degli osservatori Osce per un commento sull'esito delle elezioni. "Continuiamo a supportare l'ambizione di accesso all'Ue della Moldavia", ha sottolineato il portavoce della Commissione Eric Mamer.