Il tetto di un capannone grande come due campi da calcio che va in fiamme nel giro di pochi secondi, una enorme colonna di fumo che si alza sopra la citta di Bolzano e i vigili del fuoco che salvano la produzione del leader mondiale della colonne di ricarica per auto elettriche, tagliando nel tetto un lungo solco largo un metro: è quanto è accaduto questa mattina nella sede dell'Alpitronic nel capoluogo altoatesino, che si presterebbe come trama per un film d'azione.
Proseguiranno ancora per qualche tempo i lavori di spegnimento dell'incendio all'Alpitronic, nella zona artigianale dei Piani di Bolzano: lo riferisce la Protezione civile che stasera ha fatto il punto sulla situazione. L'allarme è stato lanciato alla sede centrale dei vigili del fuoco del Corpo permanente di Bolzano tramite la Centrale unica di emergenza 112 alle 9.18. Quaranta vigili del fuoco con due scale girevoli, una piattaforma idraulica e diverse autobotti sono stati immediatamente inviati sul luogo dell'incendio, riferisce Andrea Lazzarotto, vicecomandante dei vigili del fuoco del Corpo permanente di Bolzano.
Poiché era chiaro fin dall'inizio che l'incendio era di dimensioni eccezionali, sono stati chiamati contemporaneamente i vigili del fuoco volontari della città di Bolzano. In totale sono stati impiegati circa 100 vigili del fuoco del Corpo permanente e volontari di Bolzano-Città, Gries, Oltrisarco-Aslago e Cardano. Le fiamme si sono sviluppate sul tetto di un capannone vuoto in cui diverse aziende stavano lavorando ad un progetto di ristrutturazione.
L'incendio era sotto controllo già a mezzogiorno, ma è probabile che le operazioni di spegnimento continuino per un po' di tempo, con l'intervento di un escavatore dei vigili del fuoco del Corpo permanente e di diversi escavatori di aziende private. Durante la notte sarà organizzata anche una vigilanza antincendio.
La popolazione è stata informata attraverso i messaggi di Protezione civile alle 9.45 e alle 11.30, trasmessi da radio e televisioni, nonché attraverso un comunicato stampa costantemente aggiornato e attraverso i canali social media della Provincia autonoma di Bolzano. Per l'evento odierno non è stato necessario lanciare l'allarme della Protezione civile a sirene spiegate, in quanto non c'era un pericolo imminente, sottolinea Klaus Unterweger, direttore dell'Agenzia per la Protezione civile.
Secondo il coordinatore della Centrale unica di emergenza, Paolo Berenzi, dalle 9.17 del mattino fino a mezzogiorno circa di oggi sono state ricevute circa 214 chiamate al 112. I primi risultati delle analisi effettuate dagli esperti dell'Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima mostrano che non c'è stato un inquinamento significativo dovuto ai movimenti della massa d'aria e al conseguente rimescolamento.