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Strage a Graz, Austria sotto shock: tre giorni di lutto nazionale

Un ex studente entra nella sua ex scuola con un fucile da caccia e una pistola e fa una strage a Graz, in Austria. Ha sparato in due aule, poi si suicida. Il bilancio della tragedia è di almeno 11 morti e 27 feriti, quasi tutti studenti. Alcuni sono gravi.

Secondo quanto riferito dalla polizia, il responsabile è Artur A., cittadino austriaco di 21 anni, armato con un fucile a pompa e una pistola semiautomatica. Entrambe le armi sono state utilizzate nell'attacco e poi ritrovate accanto al suo corpo. Per detenere legalmente un'arma corta in Austria, come una pistola (categoria B), è necessaria la Waffenbesitzkarte, una licenza che si ottiene solo dopo una perizia psicologica e un corso di maneggio sicuro dell'arma. "A quanto risulta, il giovane aveva ottenuto regolarmente il permesso", ha riferito un funzionario della sicurezza.  

Il 21enne che aveva frequentato la scuola di Graz dove è tornato a mietere morte. Non aveva mai concluso il ciclo di studi e quegli anni deve averli vissuti come un calvario, se è vero - come indicano le prime ricostruzioni - che era stato uno studente bullizzato, in quella stessa aula dove è tornato nel tentativo di porre fine alla sua insopportabile angoscia.

«Gli spari, le urla, lo shock. É stato come in un film horror», raccontano i testimoni. Tanti video dell'orrore postati sui social. Alla periferia di Parigi un'assistente scolastica di 31 anni è morta dopo essere stata accoltellata in una scuola media da un ragazzo durante il controllo delle borse. 

Il Presidente Alexander Van der Bellen e il Cancelliere Christian Stocker esprimono il cordoglio della nazione dopo la sparatoria nella scuola di Graz . "Un orrore indicibile che colpisce il cuore dell'Austria. Giovani vite spezzate, un dolore inimmaginabile per le famiglie", sottolinea Van der Bellen mentre Stocker, in viaggio verso Graz parla di una "tragedia nazionale che ci lascia senza parole. La mia vicinanza va alle vittime, ai feriti e a tutta la comunità". Entrambi i leader hanno sottolineato la profonda ferita inferta al Paese e la necessità di unità in questo momento di lutto collettivo.